Elena Curtoni: "Rientro dopo un infortunio, ma vorrei tornare a essere tra le prime al mondo"

Elena Curtoni: 'Rientro dopo un infortunio, ma vorrei tornare a essere tra le prime al mondo'
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Elena Curtoni: "Rientro dopo un infortunio, ma vorrei tornare a essere tra le prime al mondo"

La velocista della squadra azzurra racconta a NEVEITALIA il suo percorso e il lavoro svolto per tornare a gareggiare dopo il grave infortunio subìto nel super-g di Sankt Moritz a dicembre dello scorso anno. A breve la partenza per Copper Mountain, gli allenamenti dopo la scomparsa di Matilde Lorenzi e la novità Beaver Creek per il rientro in gara. Saalbach 2025? "Potrebbero essere i miei ultimi Mondiali".

Una frattura composta dell’osso sacro che l’ha costretta a stare ferma l’intera stagione 2023/2024. Un dolore molto forte e tempi di recupero lunghi, ma Elena Curtoni non si è arresa. È decisa e determinata, ha ben chiari quali sono i suoi obiettivi, ha lavorato tanto e sogna di tornare a essere tra le migliori al mondo, ai livelli del pre infortunio quando sino all’ultima gara, quella di Soldeu a marzo 2023, ha provato a combattere per la coppetta di specialità di supergigante.

Qual è stato il tuo percorso dopo l’infortunio della scorsa stagione?
Mi sono fatta male a Sankt Moritz e subito dopo aver scoperto che si trattava di un infortunio grave sono tornata a casa. Dopo 5 giorni sono andata in piscina per fare fisioterapia perché sarei voluta tornare a gareggiare entro la fine della scorsa stagione, ma non è stato possibile. Ho rimesso gli sci a gennaio, in occasione delle gare di Cortina, e li è stata presa la decisione insieme al team di fermarmi per tutta la stagione perché il dolore era troppo forte, c’era il rischio di farmi di nuovo male visto che l’osso sacro è un osso abbastanza delicato. Mi sono presa un po' di tempo e sono riuscita a sciare meglio verso aprile, quando mi sono riunita alla squadra negli allenamenti post stagione, e poi pian pianino sono tornata a pieno regime.

Com'è andata la trasferta in Argentina?
A Ushuaia gli allenamenti sono andati molto bene, sono contenta, ho fatto una bella mole di lavoro. Chiaramente ho dovuto riprendere un po' di fiducia soprattutto con la velocità e gli sci lunghi, Ci sono stati dei momenti un po' difficili a livello emotivo e psicologico, ma penso sia normale arrivando da un infortunio. Sono soddisfatta della trasferta, C’è stato tanto lavoro e secondo me qualche passo l'ho fatto.

Tra ottobre e novembre ti sei allenata anche in Val Senales e a Solda.
Sì, ma abbiamo anche avuto una situazione non facile da affrontare dopo che è mancata Matilde. È un periodo duro per tutti, quindi è stato difficile rimettersi a fare quello che ci piace. Mi sono allenata bene, ma sempre con il pensiero a Matilde, Adesso andrò in America. Sono pronta per l’ultima rifinitura pre gara a Copper Mountain.

Dopo la vicenda di Matilde Lorenzi, la FIS ha introdotto l’obbligo di utilizzo dell’airbag nelle discipline veloci. Cosa ne pensi?
In realtà hanno messo l’obbligo, ma è a discrezione dell’atleta che può decidere se usarlo oppure no e poi se ne assume tutte le responsabilità. Quindi l’hanno deciso, "ma non l’hanno deciso". Io ho sempre usato l’airbag da quando lo hanno proposto perché credo che dei passi in avanti a livello di sicurezza vadano fatti e se non si prova mai niente non si cresce e non si sviluppa nulla di nuovo. Gli atleti che lo usano stanno dando dei feedback al riguardo per migliorarlo e per riuscire ad avere più sicurezza, un elemento che serve e che un pochino manca nel nostro sport.

In che disciplina ti sei focalizzata negli allenamenti?
Ho lavorato tanto sul gigante e sulla tecnica. Ho fatto pochissima discesa sinora, ne farò un po' di più a Copper Mountain. A Solda ho fatto due giorni di superG. Mi manca ancora un pezzettino per le discipline veloci, però ho lavorato tanto in gigante e ho ripreso fiducia nei miei piedi e soprattutto nella mia schiena. Credo sempre che il gigante sia la base di tutte le discipline quindi una volta che si è a posto lì, il resto vien da sé. A Copper Mountain farò soprattutto allenamento sulle discipline veloci.

Ti vedremo gareggiare in gigante questa stagione?
Il focus sarà soprattutto sulla velocità, discesa e superG. Per quanto riguarda le gare di gigante ancora non lo so perché io rientro con lo status di infortunata e purtroppo ho perso tutti i miei punteggi perché, non avendo fatto gare l’anno scorso, non arrivo a 500 punti. Quindi per me ha poco senso fare una gara partendo con pettorali alti intorno al numero 60. Aspetterò di riguadagnarmi i 500 pt nella WCSL generale per riuscire a fare qualche gara di gigante, ma lo deciderò strada facendo.

Questa stagione torneranno a gareggiare dopo un infortunio anche altre campionesse come Corinne Suter, Jasmine Flury, Nina Ortlieb e la tua compagna di squadra Sofia Goggia. Come vedi il loro rientro?
Ogni infortunio è a sé e ognuno reagisce a modo suo. Penso che andrà bene per tutte quante, sono delle campionesse e penso che riusciranno a riprendersi in fretta. Ci ritroveremo tutte alla prima gara un po' più emozionate.

Beaver Creek è una novità nel calendario di Coppa del Mondo di sci femminile. Cosa ne pensi?
Sono elettrizzata al riguardo perché è un posto bello. Avevo corso a Beaver Creek tanti anni fa per un recupero, non avevamo disputato la gara a Val d'Isere per mancanza di neve e ce l’avevano spostata sulla Birds of Prey, ma parliamo del 2011, parecchi anni fa, ero quasi ai miei esordi. Faremo la pista degli uomini partendo quasi da dove partono loro, il muro è veramente ripido e la neve in America è sempre una figata da sciare.

Cosa ti aspetti dalla prima gara dopo il rientro dall’infortunio?
A Beaver Creek darò il massimo come sempre e cercherò di divertirmi. Non ho avuto modo di confrontarmi con tante atlete in allenamento quindi è tutto un punto di domanda, ma tanto lo è sempre all’inizio di ogni stagione, e a un inizio stagione post infortunio lo è ancora di più. Non voglio mettermi pressioni né crearmi aspettative sui risultati.

Che obiettivi hai per questa stagione?
Gli obiettivi sono quelli di tornare al mio livello pre infortunio, di essere tra le prime al mondo, di poter raggiungere quello che stavo raggiungendo prima. Gli ultimi anni mi sono giocata grandi cose nelle mie discipline Anche i Mondiali di Saalbach 2025 fanno parte dei miei obiettivi anche perché molto probabilmente saranno gli ultimi che disputerò.

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