Alexander e Thompson si allenano assieme nel British Columbia: il Canada attende il rientro delle sue stelle

La nazionale maschile del Canada attende il rientro di due velocisti molto importanti, ovvero il punto di riferimento assoluto del team, Cameron Alexander, e un elemento di affidabilità e qualità come Broderick Thompson.

Nel British Columbia dove sono nati e cresciuti, vivendo entrambi l’esperienza del Whistler Ski Club, Cameron e Broderick stanno vivendo un recupero diverso, ma ugualmente tosto: in questi giorni si stanno allenando sulle strade di casa macinando km in bicicletta, in attesa di poter ritrovare la neve tra fine estate e un autunno cruciale per potercela fare verso il rientro agonistico già nell’opening della velocità, fissato a Beaver Creek dal 4 al 7 dicembre (con due discese e un super-g, prima del gigante di chiusura).

Alexander si è procurato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro in prova a Saalbach, a poche ore dal super-g mondiale al quale dovette rinunciare così come la “sua” gara, la discesa nella quale difendeva il bronzo conquistato a Courchevel due anni prima. A metà febbraio l’operazione a Banff, dopo 4 mesi la riabilitazione è entrata nella sua fase più intensa, per un atleta di primissimo livello che si era presentato alla rassegna iridata forte del 3° posto di Kitzbuehel, dopo aver ottenuto il primo podio stagionale a Bormio.

Thompson invece ha perso sostanzialmente le ultime due stagioni, dopo quanto accaduto il 29 novembre 2023 proprio a Beaver Creek, nel secondo training sulla Birds of Prey: cadendo sul “Golden Eagle”, il classe 1994 di Whistler ha rischiato la vita, indotto in coma artificiale per un coagulo di sangue al cervello che ha fatto preoccupare i medici almeno per qualche giorno, oltre ai vari danni ossei riportati. La lesione cerebrale traumatica riportata nell’impatto ha costretto Broderick ad un lunghissimo recupero in chiave motoria, i prossimi mesi ci diranno se riuscirà a tornare proprio su quella pista che, due anni prima dell’incidente, lo vide ottenere il suo unico podio in CdM, terzo nel super-g sulle nevi del Colorado.