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Ancora qualche giorno prima del ritorno sulla neve di Shiffrin: quasi sicuramente sarà "no" ai super-g in Val di Fassa

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Ancora qualche giorno prima del ritorno sulla neve di Shiffrin: quasi sicuramente sarà "no" ai super-g in Val di Fassa

Dopo aver escluso subito il rientro per Crans-Montana, la fuoriclasse statunitense va verso la rinuncia anche alle ultime gare di velocità prima delle finali, lasciando campo libero a Gut-Behrami per la coppa assoluta. Il week-end di prove tecniche in quel di Are (9-10 marzo) la data più probabile per rivederla al cancelletto: "Non escludiamo una tempistica più breve, ma devo avere potenza e rapidità simmetriche, elementi che sinora ancora non coincidono".

Quattro settimane di stop, o almeno di lontananza dalla neve, anziché la possibilità di provare a rientrare nel giro di quei 10-20 giorni ipotizzati dallo stesso direttore dello sci alpino USA, Patrick Riml, dopo quel 26 gennaio che rischia di essere costato la sesta sfera di cristallo a Mikaela Shiffrin.

La caduta nella prima discesa di Cortina non ha procurato danni gravissimi, ma la fuoriclasse statunitense ha bisogno ancora di qualche giorno prima di rimettere gli sci ai piedi; lo scorso week-end, il suo ufficio stampa aveva già fatto sapere che non sarebbero cambiati i programmi per Crans-Montana (tappa che ha sempre saltato in passato, a parte quando c'era nel menu la combinata, visto che la discesa sul Mont Lachaux l'ha sempre evitata), evitando quindi il rientro per “salvare” la sua classifica generale, ovvero provare a rispondere a Lara Gut-Behrami che già l'ha scavalcata con la vittoria nel gigante di Soldeu.

La ticinese sembra poter volare verso la sua seconda “coppona”, otto anni dopo la prima, visto che le indicazioni che arrivano dall'entourage di Mikaela sono abbastanza chiare: molto difficile pensare di vederla per le altre due tappe di velocità pre finali di Saalbach, ovvero Passo San Pellegrino con i super-g del 24-25 febbraio e Kvitfjell (discesa più super-g) il 2-3 marzo. Non dovrebbero esserci dubbi sul fatto di rivedere la leader della coppa di slalom (con 188 punti di margine su Duerr a due prove dalla conclusione) ad Are, per le gare tecniche del 9-10 marzo, ma in chiave classifica generale sarebbe chiaramente troppo tardi per giocarsela ancora.

I danni al ginocchio sinistro, con lo stiramento al collaterale mediale, ma anche una forte contusione ossea e una distorsione legata alla caviglia e all'articolazione tibio-fibulare, richiederanno complessivamente tra le quattro e le sei settimane per il recupero completo. “Non escludevamo una tempistica più breve rispetto al rientro per le gare di Are – le parole di Shiffrin – ma solo nel caso in cui ci fosse stato un miglioramento più evidente una volta caricato il ginocchio.

La progressione c'è, ma siamo ancora ad un approccio giorno per giorno e con priorità per le discipline tecniche, valutando poi la mia risposta una volta sugli sci. Per potermi allenare sulla neve e gareggiare in modo sicuro, è fondamentale assicurarsi di avere una potenza e una rapidità simmetriche, elementi che sinora ancora non coincidono”.

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