Il 25enne fondista valdostano nell’intervista con Dario Puppo si è detto contento di aver risolto i problemi fisici e di poter fare lavori di qualità già al primo raduno sulla neve a 1800 metri.
Sabato 3 Novembre 2018
“Il ghiacciaio è proibitivo per fare certi lavori e di solito dobbiamo ripiegare sugli skiroll. Grazie allo snowfarming si può avere il giusto compromesso a Livigno per fare intensità, che è quello che serve quando ti avvicini alle gare”.
“È positivo non avere più il mal di schiena che mi ha frenato tornato dalla Norvegia a fine agosto. Fare le Olimpiadi in Italia sarebbe il sogno di una vita. Otto anni sono lunghi ma credo si possa fare. Sarebbe uno stimolo in più. Ci sarebbe il vero clima olimpico. Sarebbe un Olimpiade molto diversa da quella che abbiamo appena fatto. La gente era distante”.
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