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Parkinson resta in corsa per la qualificazione olimpica al termine del "corto" dominato da Oda

Foto di Redazione
Figure skating - Nebelhorn Trophy

Parkinson resta in corsa per la qualificazione olimpica al termine del "corto" dominato da Oda

La seconda giornata del Nebelhorn Trophy di Oberstdorf si è aperta con il programma corto maschile, evento molto atteso dal pubblico italiano per via della presenza di Paul Bonifacio Parkinson ancora in caccia del pass olimpico.

Il segmento di gara è stato dominato dal detentore del titolo Nobunari Oda (87,34), impeccabile nell'interpretazione di una brillante coreografia creata ad arte da Lori Nichol per il suo stile di pattinaggio. Il veterano nipponico ha aperto il disco con un sontuoso quadrupo toeloop ed ha poi completato un triplo axel e una combinazione triplo lutz/triplo toeloop nella seconda metà del disco. Chiaramente, per il ventiseienne di Osaka sono arrivati il migliore punteggio tecnico e la valutazione più elevata su ciascuna componente del programma.

Va da sè che qualora il ventiseienne di Osaka riesca mantenere un tale rendimento nel proseguimento della stagione, il settore maschile avrà recuperato a tutti gli effetti un pretendente al podio olimpico.

In seconda posizione si è piazzato lo statunitense Jason Brown (79,41), autore del migliore short-program della carriera. Nell'occasione, il vice-campione iridato juniores, oltre alla consueta qualità sugli elementi di trottola, ha evidenziato una buona padronanza del triplo axel, salto che in passato gli ha sempre creato parecchi grattacapi impedendogli di "spiccare il volo".

Il gradino più basso del podio è, invece, occupato dal canadese Jeremy Ten (76,49), autore di un programma senza sbavature così come il figlio d'arte russo Artur Dmtriev (73,39), suo principale inseguitore.

Nella classifica relativa agli atleti in corsa per la qualificazione olimpica, si trova al vertice il diciottenne australiano Brendan Kerry (67,97), che precede il navigato rumeno Zoltan Kelemen (66,52), tornato ad esprimersi su discreti livelli di competitività dopo una stagione in cui ha collezionato passaggi a vuoto in serie. Possono sorridere anche il rappresentante di Hong Kong Ronald Lam (64,55), atleta cresciuto agonisticamente in Canada, l'israeliano di importazione Alexei Bychenko (64,50), l'ucraino Yakov Godorozha (63,38) e l'azzurro Paul Bonifacio Parkinson (63,37), al momento ultimo dei qualificati.

Il ventiduenne nativo di Ottawa è stato penalizzato da una caduta sull'impegnativo quadruplo salchow e da un atterraggio non perfetto sul triplo axel, ma ha eseguito trottole di elevata fattura che sono valse il livello più alto a disposizione.

Nel programma libero di domani, l'italo-canadese dovrà guardarsi le spalle dall'eventuale rimonta del filippino Michael Christian Martinez (61,55) e del monegasco Kim Lucine (59,28), principali delusi di giornata.

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