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La pazza sfida di Ilhan Mansiz: "dai Mondiali di Calcio alle Olimpiadi Invernali"

La pazza idea di Ilhan Mansiz: 'dai Mondiali di Calcio e alle Olimpiadi Invernali'
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La pazza sfida di Ilhan Mansiz: "dai Mondiali di Calcio alle Olimpiadi Invernali"

Ai nastri di partenza del Nebelhorn Trohpy, che aprirà i battenti giovedì, spicca la presenza di una coppia di artistico battente bandiera turca.

Già la semplice nascita di una coppia turca rappresenterebbe un motivo di indiscusso interesse perché non esistono precedenti in tal senso, ma la storia di Bestandigova/Mansiz offre sufficiente materiale per un copione cinematografico.

Olga Bestandigova, trentaquattrenne nativa di Bratislava, è stata per sette volte campionessa nazionale slovacca di coppia con il fratello Josef. Ha preso parte ai Giochi Olimpici del 2002 dopo di che, non ancora ventitreenne, ha abbandonato le competizioni. Tornata a gareggiare nell’autunno del 2004, sempre in coppia con il fratello, ha mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Torino ed ha deciso di ritirarsi esattamente un anno dopo.

Ilhan Mansiz, trentottenne tedesco di Kempften, ma turco di origini e nazionalità, è stato un calciatore di alto livello. Ha tra l’altro recitato un ruolo di primo piano in occasione dei Mondiali del 2002 in cui ha trascinato la Turchia alla semifinale ed è poi risultato decisivo nella partita contro i padroni di casa della Corea valsa uno storico terzo posto. Mansiz, centravanti cresciuto agonisticamente in Germania, ha imboccato la parabola discendente nel 2004, frenato dai postumi di un rovinoso incidente d’auto e da ripetuti infortuni alle ginocchia, che l’hanno obbligato a mettere la parola fine alla sua carriera.

Olga e Ilhan hanno incrociato per la prima volta i loro destini nell’autunno del 2007 quando entrambi hanno ricevuto l’invito per partecipare alla trasmissione televisiva “Buzda Dans”, versione turca del celebre format britannico “Dancing on Ice”.  Per sorteggio, sono stati accoppiati e Bestandigova è diventata di fatto partner sul ghiaccio e insegnante di Mansiz, che a trentadue primavere suonate ha indossato i pattini per la prima volta. Tra i due si è creato da subito un grande feeling che li ha portati a diventare una coppia nella vita e a vincere il reality. Nel mentre, è maturata l’idea di provare a mettersi in gioco e da lì a poco l’ex calciatore ha annunciato l’ambizioso obiettivo di qualificarsi per i Giochi Olimpici del 2014.

In realtà, prima di iniziare ad allenarsi a pieno regime sono passati un paio di anni, nel corso dei quali Mansiz, solleticato dall’idea di tornare al primo amore sportivo, ha privilegiato le scarpe con i tacchetti ai pattini. Tuttavia, da inizio gennaio 2010 il bizzarro sodalizio ha iniziato a fare le cose sul serio e i progressi si sono rivelati sorprendenti al punto che, archiviata una prima parentesi tra Oberstdorf e Garmsich Partenkirchen, si sono trasferiti a Scottsdale in Arizona per allenarsi con Doug Ladret, ex pattinatore di coppia e tecnico in passato di diversi atleti di buon livello tra cui Trent/Vise, prima coppia capace di atterrare un quadruplo salchow lanciato in gara. Proprio Tiffany Vise, coadiuvata dall’ultimo partner sul ghiaccio Don Baldwin, si è occupata personalmente della coppia negli ultimi mesi.

L'atteso debutto in gara avverrà ad Oberstdorf in occasione del Nebelhorn Trophy, prova di qualificazione olimpica che metterà in palio quattro posti per la rassegna di Sochi. Tra l’altro, il rinomato centro tedesco dista solamente quaranta chilometri da Kempften, città natale dell’ex calciatore.

Qualora la coppia turca riuscisse a partecipare ai Giochi Olimpici di Sochi, Mansiz andrebbe a stabilire una sorta di record in quanto mai in precedenza un atleta ha preso parte ai Mondiali di Calcio e alle Olimpiadi invernali. “Non ci aspettiamo di vincere una medaglia”, ha riferito Mansiz a “The Guardian”,  “ma la semplice partecipazione ai Giochi Olimpici avrebbe un significato comparabile se non superiore ad una vittoria. Rappresenterebbe un importante insegnamento per tutti in quanto se si crede in un obiettivo e si lavoro sodo si può provare a raggiungerlo a qualunque età. Basti pensare che, prima di compiere 32 anni, non sapevo quasi dell’esistenza del pattinaggio".

Al momento, Olga Bestandigova non risulta in possesso della cittadinanza turca, fondamentale per ottenere l’eleggibilità olimpica, tuttavia, qualora la coppia riesca a qualificarsi per Sochi raggiungendo anche i punteggi tecnici minimi fissati dall’ISU, il governo turco avrebbe già pronta una deroga per il conferimento per meriti sportivi.

Dopo il Nebelhorn, la coppia turco/slovacca ha intenzione di gareggiare nell’Ondrej Nepala Trophy di Bratislava, eventualmente nel Golden Spin di Zagabria e a seguire nei Campionati nazionali. Minimi tecnici permettendo, è prevista anche la partecipazione agli Europei di Budapest e ai Mondiali di Saitama.

 

Il Nebelhorn Trophy verrà trasmesso in diretta e in esclusiva dal network satellitare Eurosport (canali 211 e 212 della piattaforma SKY).

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