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A suon di quadrupli Boyang Jin ha ragione di Alexander Petrov

A suon di quadrupli Boyang Jin ha ragione di Alexander Petrov
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Figure skating - J.G.p. Ljubljana 2014

A suon di quadrupli Boyang Jin ha ragione di Alexander Petrov

Come piatto forte della seconda giornata della tappa di Junior Grand Prix di Lubiana, era annunciato il programma libero maschile, che, puntualmente, non ha deluso le aspettative.

La sfida dagli elevati contenuti tecnici, che sul ghiaccio della "Hala Tivoli" contrapponeva Boyang Jin, vincitore della passata edizione del circuito, e Alexander Petrov, ha visto uscire trionfatore il giovane cinese, capace nell'occasione di imporsi per la quarta volta su sei tentativi in un evento di qualificazione del Grand Prix.

Il sedicenne di Harbin, secondo al termine dello short-program, ha ribaltato la situazione nel segmento più lungo di gara facendo valere il conclamato feeling con i salti quadrupli. Boyang Jin, in linea con il programma libero pattinato nella passata stagione, ha presentato ben tre quadrupli, che si sono andati a sommare a sette salti tripli. Se però da un lato i tripli sono stati eseguiti in maniera impeccabile, dall'altro qualche problema in più si è verificato in occasione dei quadrupli. Infatti, il quadruplo salchow di apertura è stato completato con l'ausilio di una mano sul ghiaccio, mentre il primo dei due quadrupli toeloop programmati è stato atterrato con uno step-out, che ha impedito al cinese di attaccare il doppio toeloop pianificato. Ironia della sorte, il secondo quadruplo toeloop, perfettamente eseguito nella seconda metà della musica, è valso meno punti in quanto non in combinazione o sequenza (come da regolamento ha ottenuto il 70% del valore). Il potenziale dell'allievo di Zhaoxiao Xu, autore di gran lunga del migliore punteggio tecnico di giornata, si è rivelato superiore al passato, vista e considerata la maggiore padronanza con il triplo axel. Proprio a tal proposito, non è da escludere che nel corso della stagione possa essere aumentato il livello di difficoltà degli elementi di salto, sostituendo con un triplo axel uno dei due tripli lutz eseguiti. Va da sè che la prossima frontiera resta quella di aggiungere un ulteriore quadruplo. Non va dimenticato che in allenamento Boyang Jin ha più volte completato il quadruplo lutz.

Il quindicenne russo Alexander Petrov, nonostante una prestazione di elevata fattura, si è dovuto accontentare della seconda moneta con la magra consolazione di avere surclassato l'avversario diretto in ciascuna voce delle componenti del programma. Il giovane allievo di Alexei Mishin ha ottenuto a Lubiana il primato personale in ogni segmento di gara, ma nel programma libero ha pagato l'attuale non padronanza dei salti quadrupli. A Petrov, infatti, non sono bastati due doppi axel e otto salti tripli, compresi due axel e due lutz, per arginare la rimonta di Boyang Jin. Peraltro, l'esecuzione degli elementi di salto, eccezion fatta per la combinazione di apertura triplo axel/triplo toeloop, è stata convincente, senza dimenticare che sulle trottole il russo si è ancora dimostrato maggiormente a suo agio rispetto al cinese.

Il podio è stato completato dal quindicenne debuttante russo Dmitri Aliev (185,84), che nel programma libero al quadruplo toeloop di apertura, atterrato con uno step-out, ha aggiunto anche due tripli axel ben eseguiti.

Il resto della concorrenza, regolato dallo statunitense Shotaro Omori (165,97), bronzo iridato nel 2012, è rimstato decisamente staccato pagando dazio, in particolare, per via dell'inferiore bagaglio tecnico sugli elementi di salto.

Sul fronte italiano, Mattia Dalla Torre (133,09) ha confermato la sedicesima posizione ottenuta nella prima parte di gara, facendo però segnare il quindicesimo punteggio nel programma libero. Nell'occasione, il prossimo diciottenne di stanza a Baselga di Pinè ha ritoccato i propri personali in competizioni di primo livello presentando un ambizioso libero che prevedeva due doppi axel e sei salti tripli. La prestazione, al di là di qualche atterraggio problematico e di una caduta sul triplo flip, è stata comunque più che discreta a testimonianza di una crescita complessiva rispetto alla passata stagione.

 

In precedenza, si è disputata la short-dance che ha visto prevalere di stretta misura i russi Daria Mozorova/Mikhail Zhirnov (49,80), sospinti dal migliore riscontro tecnico di giornata. Gli allievi del qualificato tandem Svinin/Zhuk hanno avuto la meglio sui canadesi Brianna Delmaestro, figlia del più volte campione italiano Bruno, e Timothy Lum (49,14), allenati da Megan Wing e Aaron Lowe. In terza posizione si trovano, invece, gli statunitensi di scuola Shpilband Holly Moore/Daniel Klaber (46,54), migliori del lotto nella somma delle componenti del programma, nonchè unici ad ottenere un livello quattro in una delle sequenze di silver samba, ma penalizzati da una balbettante esecuzione dei twizzles.

 

La coppia italiana composta da Sara Ghislandi e Giona Terzo Ortenzi (40,92) ha ritoccato di qualche decimo il primato personale chiudendo in settima posizione con il settimo riscontro su entrambi i punteggi. Archiviata una stagione oltremodo condizionata da problemi fisci, la prima uscita può essere ritenuta positiva, nonostante qualche patema di troppo sulle sequenze di silver samba, per la verità ancora ostiche per tutti.

La "Ljubljana Cup" si concluderà sabato con il programma libero femminile e la danza libera.

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