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Quali soluzioni per stabilire i finalisti dell'ISU Grand Prix?

Foto di Redazione
Figure skating - Trophèe Eric Bompard 2015

Quali soluzioni per stabilire i finalisti dell'ISU Grand Prix?

A fronte dell'impossibilità di disputare i programmi liberi del Trophèe Eric Bompard, la federazione internazionale (ISU) si trova in una situazione piuttosto complicata in quanto è necessario individuare in tempi celeri un sistema credibiile per stabilire chi parteciperà alla finale del Grand Prix.


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Ovviamente, il problema è rappresentato dal fatto che per molti atleti verrebbe a mancare una tappa, quella non completata a Bordeaux.

E' importante ricordare che l'unico precedente, datato 2001, riguarda lo Junior Grand Prix, circuito che si fonda su presupposti differenti (non esistono gli inviti, ma ciascun paese ha a disposizione un certo numero di "entries" per le singole tappe). A causa dei tragici fatti dell'11 settembre, la tappa statunitense non venne disputata, ma si fece in modo che gli atleti ivi iscritti potessero gareggiare in uno dei sei seguenti appuntamenti o meglio che ciascun paese potesse recuperare in altre tappe le "entries" perse.

In queste ore, per tantare di ovviare al problema, sono state formulate ipotesi di vario genere, alcune credibili, altre meno. Alla luce della situazione attuale, è doveroso provare ad analizzare una serie di opzioni con l'obiettivo di trovare una soluzione che non sia svantaggiosa per troppi.

A) Invitare gli atleti impegnati a Bordeaux in una delle ultime due tappe
Ipotesi impossibile perchè in molti casi non esisterebbero i tempi tecnici per ottenere i visti e ci sarebbero problemi di budget per i comitati organizzatori. Inoltre, il livello medio delle rimanenti tappe crescerebbe a dismisura con chiaro svantaggio per tutti.


B) Recuperare il Trophèe Eric Bompard altrove o disputarlo nuovamente a Bordeaux una settimana prima della finale
Ipotesi non realizzabile per problemi di costi, disponibilità dell'impianto e tempi per ottenere i visti, che variano di paese in paese.


C) Trasformare il Golden Spin di Zagabria, in programma tra il 2 e il 5 dicembre, in tappa di Grand Prix.
Ipotesi di difficile realizzazione per i motivi di cui sopra. Occorrerebbe un massiccio finanziamento da parte dell'ISU e per gli atleti che dovrebbero gareggiare in Croazia nella tappa di Isu Challenger Series verrebbe meno il percorso pianificato.


D) Attendere tre giorni (quelli in cui non si potranno svolgere eventi sportivi in Francia) e disputare il programma libero a Bordeaux
L'ipotesi è suggestiva, ma proibitiva per ragioni logistiche legate a visti, voli, pernottamenti e spese a carico del comitato organizzatore. Inoltre, andrebbe verificata la disponibilità dell'impianto, verosimilmente già destinato ad altri eventi.


E) Tenere in considerazione il risultato del programma corto del Trophèe Eric Bompard ai fini della classifica di Grand Prix.
In questo caso, l'ipotesi sarebbe oltremodo penalizzante per coloro che sono rimasti attardati nel segmento di gara. Gente del calibro di Elizavta Tuktamysheva non avrebbe chance di accedere alla finale, privata della possibilità tentare la rimonta nel programma libero. Inoltre, si creerebbero enormi problemi nell'applicazione del tie-breaking qualora alcuni atleti si trovassero nella stessa posizione di classifica con i medesimi piazzamenti ottenuti.


F) Tenere in considerazione ai fini della classifica del circuito solamente il migliore risultato ottenuto da ogni coppia/atleta.
In questo caso, tutti o quasi partirebbero alla pari. Ovviamente, per alcuni ci sarebbe il vantaggio di avere preso parte a due tappe. Sulla carta, considerando la situazione di emergenza, sembrerebbe essere la soluzione più plausibile. L'opzione potrebbe essere declinata in diversi modi nel senso che si potrebbe valutare il punteggio o il piazzamento o trovare un criterio che tenga in considerazione sia l'uno che l'altro. Chiaro che la logica vorrebbe che si tenesse in considerazione in primis il piazzamento e come tie-breaking il punteggio. Sempre alla luce dell'emergenza, si potrebbe allargare la finale a otto coppie/atleti. E' vero, i costi di organizzazione sarebbero maggiori e anche la logistica più complicata, ma si farebbe un passo importante verso pubblico e atleti.


L'iptoesi F parrebbe essere quella meglio percorribile e che potrebbe garantire la maggiore regolarità al proseguimento del circuito.

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