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Evgenia Medvedeva sulle orme di Mao Asada e Yu-Na Kim

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Flavio Valle

Figure skating - Grand Prix Final 2015

Evgenia Medvedeva sulle orme di Mao Asada e Yu-Na Kim

Evgenia Medvedeva ha confermato il suo feeling innato con Barcellona, dove, dopo avere dominato la finale di Junior Grand Prix, ha posto, a distanza di un anno, solide fondamenta per ripetersi in categoria maggiore.

La sedicenne russa, nonostante i fischi ingenerosi e ingiustificati di un pubblico poco educato e ancora meno competente, ha dominato il programma corto palesando una netta superiorità tecnica rispetto alla concorrenza.

Il principale merito dell'allieva di Eteri Tutberidze è stato quello di non commettere alcuna sbavatura sfruttando una lettura tattico-stretegica impeccabile. Medvedeva, infatti, a differenza di molte avversarie, giapponesi e statunitensi in primis, non si è messa nelle condizioni di presentare elementi di salto a rischio, vuoi per problemi di filo di ingresso, vuoi per difficoltà nell'eseguire le rotazioni richieste. La prova è stata perciò caratterizzata da pulizia e fluidità con un importante riscontro sulle componenti del programma, cresciute in maniera esponenziale rispetto alle precedenti uscite. Sul fronte tecnico, balza prima di tutto all'occhio la scelta di collocare ogni elemento di salto nella seconda metà del programma e in secondo luogo la maestria nell'eseguire le trottole migliori del lotto. A margine, va rimarcato come negli short-program delle tre tappe di Grand Prix cui ha preso parte, Medvedeva abbia sempre ottenuto il massimo livello a disposizione non solo sugli elementi di trottola, ma anche sulle sequenze di passi.

Alla luce della classifica parziale, la tavola sembra apparecchiata per eguagliare Mao Asada e Yu-Na Kim, uniche atlete in grado di imporsi nel giro di dodici mesi sia nella finale di Junior Grand Prix che in quella del circuito senior. Peraltro, a parte le due asiatiche, nessun altra pattinatrice è riuscita a vincere entrambe le finali.

In seconda posizione, con un pesante distacco di oltre cinque punti, si è attestata Elena Radionova, altro prodotto della "cantera" russa. La quasi diciassettenne moscovita ha sfoderato il consueto carattere da leonessa lottando per portare a casa ogni elemento. La vice-campionessa continentale si è distinta per la capacità di cambiare spartito in corsa e, dopo avere atterrato con qualche patema il triplo lutz di apertura perdendo la possibilità di eseguire la combinazione pianificata, è stata in grado di attaccare un triplo toeloop al triplo rittberger trasformando un errore in un punto di forza. Ciò premesso, nell'occasione, è stata surclassata da Medvedeva su ciascuna voce delle componenti del programma e soprattutto sull'esecuzione di ciascun elemento presentato.

Radinova ha preceduto di tre decimi la giapponese Mao Asada, autrice di un ottimo triplo axel, di trottole di qualità e di un'enciclopedica sequenza di passi, ma penalizzata dalla combinazione triplo flip/triplo rittberger, giudicata corta di rotazione su entrambi i salti, e dalla mancanza di un elemento in quanto è venuto meno il salto preceduto dal passo. Nonostante l'assenza del triplo lutz pianificato, la venticinquenne di Nagoya ha comunque sfiorato i settanta punti regolando le avversarie su ciascuna voce delle componenti del programma.

Restano in corsa per il podio anche la giapponese Satoko Miyahara, quarta in scia ad Asada, e la statunitense Gracie Gold, oggi ben al di sotto delle aspettative. La diciassettenne di Kyoto è stata penalizzata da un chiamata di filo di ingresso errato sul triplo flip, mentre la vincitrice della fase di qualificazione ha marcato un bello zero alla voce "salto preceduto dal passo". Per l'allieva di Frank Carroll, magistrale sulla sequenza di passi, fatale è stato un doppo flip, dal filo pure sospetto, ovviamente senza valore ai fini del punteggio.

Sembra, invece, destinata a concludersi la striscia di podi consecutivi in finale della campionessa nazionale a stelle e strisce Ashley Wagner, mestamente ultima con un distacco di oltre sei punti da Gold. La ventiquattrenne di stanza in California ha pescato una giornata nera sugli elementi di salto e ingenerosamente è stata punita con le valutazioni più basse sulle componenti del programma. A tal proposito, è però importante ricordare come la differenza tra la prima e la sesta sia stata di poco più di due punti. Tradotto, significa, per chi avesse ancora dubbi al riguardo, che le gare si vincono prima con il contenuto tecnico e poi con il resto.


CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO FEMMINILE

1) RUS - Evgenia MEDVEDEVA
74.58 (40.20|34.38) PB   
2) RUS - Elena RADIONOVA
69.43 (36.10|33.33)    
3) JPN - Mao ASADA
69.13 (34.01|35.12)    
4) JPN - Satoko MIYAHARA
68.76 (35.51|33.25)    
5) USA - Gracie GOLD    
66.52 (32.14|34.38)    
6) USA - Ashley WAGNER
60.04 (28.00|33.04) - 1.00   

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