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Satoko Miyarara e Kanako Murakami sugli scudi nel corto dei Four Continents

Satoko Miyarara e Kanako Murakami sugli scudi nel corto dei Four Continents
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Getty Images

Figure skating - Four Continents Championships 2016

Satoko Miyarara e Kanako Murakami sugli scudi nel corto dei Four Continents

Il programma corto femminile dei Campionati dei Quattro Continenti è stato caratterizzato dal dominio nipponico in quanto le prime quattro posizioni sono state occupate da atlete nate nel Paese del Sol Levante o di chiare origini giapponesi.

Sul ghiaccio della Taipei Arena di Taipei City, la principale protagonista è stata Satoko Miyahara, capace per la prima volta in carriera di abbattere i settanta punti. Nell'occasione, l'ancora diciassettenne di Kyoto, scesa in pista sulle note di "Firedance" di Bill Whelan, ha completato una sorta di percorso netto in quanto è stata la migliore di giornata per quanto riguarda base value, grado di esecuzione e ciascuna voce delle componenti del programma. Impeccabile su passi e trottole, l'allieva di Mie Hamada ha ben eseguito triplo flip e doppio axel, collocati nella seconda metà della musica, ed ha approfittato della generosità del pannello tecnico, che non ha notato nulla di sospetto sulla combinazione triplo lutz/triplo toeloop.

In seconda posizione, con un distacco attorno alle quattro lunghezze, si è attestata la rediviva Kanako Murakami, presente a Taiwan solo in virtù della rinuncia di Mao Asada. La ventunenne di Nagoya, dopo tempo immemore, è riuscita ad eseguire una prova senza sbavature degne di note completando un buon triplo flip in apertura e la combinazione triplo toeloop/triplo toeloop nella seconda parte del programma. A coronamento di una giornata da non dimenticare è arrivato il nuovo primato personale frutto delle caparbietà con cui Murakami è riuscita ad atterrare un doppio axel ancora una volta non affrontato in maniera impeccabile.

Sul podio provvisorio si è accomodata anche la statunitense di sangue giapponese Mirai Nagasu, tornata ad esprimersi su livelli di eccellenza grazie ad una ritrovata consistenza sugli elementi di salto. L'allieva di Tom Zakrajsek, pattnatrice più anziana in gara dall'alto dei suoi ventidue anni, è scollinata oltre i trenta punti nella somma delle componenti del programma per la prima volta dal lontano 2010 ed ha avuto il merito di completare senza alcun problema di rotazione la difficile combinazione triplo flip/triplo toeloop.

A seguire, staccata poco meno di due punti dalla medaglia di bronzo, si è piazzata Rika Hongo, terza giapponese in gara oggi penalizzata dalla mancanza di rotazione della combinazione triplo flip/triplo toeloop e da valutazioni sulle componenti del programma non in linea con quelle delle dirette avversarie.

 Il quinto posto, con tanto di prima gara della carriera oltre i sessanta punti, è stato conquistato dalla diciottenne So Youn Park, capace di esprimersi su ottimi livelli di competività dopo essere stata maltrattata da un novero di adolescenti nei recenti campionati nazionali. La chiave di volta è stata rappresentata dalla riacquisita padronanza della combinazione con due salti tripli.

Le pattinatrici con sangue asiatico nelle vene, Nagasu compresa, hanno occupato sette delle prime otto posizioni e nel programma libero monopolizzeranno l'ultimo gruppo di discesa sul ghiaccio. L'unica eccezione è stata rappresentata dalla canadese Alaine Chartrand, settima con qualche rimpianto per un'esecuzione balbettante della combinazione triplo lutz/triplo toeloop.

La delusione principale della gara porta il nome di Gracie Gold, mestamente nona al termine di una prestazione oltremodo deficitaria. La campionessa nazionale statunitense ha collezionato due rovinose cadute sul triplo lutz di apertura e sul triplo flip più telefonato della gara, peraltro preso da un filo sbagliato e generosamente non giudicato sotto-ruotato. La rincorsa al podio, grazie alla qualità su passi e trottole, senza dimenticare le valutazioni sulle componenti del programma, non sembra comunque preclusa, ma per guadagnare nove punti rispetto a Nagasu servirà un segmento più lungo di gara pressochè impeccabile.

In ultimo, vanno rimarcate le buone prestazioni delle sedicenni coreane Na Hyun Kim e Da Bin Choi, rispettivamente ottava e decima. In particolare, non è passata inosservata la combinazione triplo rittberger/triplo rittberger eseguita da Kim. elemento che di rado si vede in categoria maggiore.

Il programma libero si disputerà sabato con inizio alle 11:15, ora italiana.


CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO

01) JPN - Satoko MIYAHARA
72.48 (39.88|32.60) PB
02) JPN - Kanako MURAKAMI
68.51 (36.51|32.00) PB
03) USA - Mirai NAGASU
66.06 (35.05|31.01)
04) JPN - Rika HONGO
64.27 (34.81|29.46)
05) KOR - So Youn PARK    
62.49 (35.48|27.01) PB
06) CHN - Zijun LI
60.04 (32.15|27.89)
07) CAN - Alaine CHARTRAND
59.71 (30.74|28.97)
08) KOR - Na Hyun KIM    
58.40 (34.60|23.80) PB
09 USA - Gracie GOLD    
57.26 (27.52|31.74) - 2.00
10) KOR - Da Bin CHOI    
56.79 (32.99|23.80)    
11) CAN - Kaetlyn OSMOND    
56.14 (29.92|27.22) - 1.00
12) USA - Karen CHEN    
53.55 (26.69|27.86) - 1.00
13) CHN - Ziquan ZHAO    
53.24 (31.93|21.31)    
14) AUS - Brooklee HAN    
52.80 (29.29|23.51)    
15) CAN - Veronik MALLET    
51.88 (27.11|24.77)    
16) AUS - Kailani CRAINE
49.02 (25.60|23.42)
17) TPE - Amy LIN
47.88 (25.88|22.00)    
18) CHN - Lu ZHENG
45.72 (26.55|19.17)    
19) RSA - Michaela DU TOIT    
45.18 (25.40|19.78)    
20) HKG - Maisy Hiu Ching MA
42.06 (21.52|20.54)
21) THA - Thita LAMSAM
38.91 (21.68|17.23) NR
22) AUS - Katie PASFIELD    
34.63 (15.95|18.68)    

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