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La Svizzera vince ancora il mondiale femminile di curling senza tv

La Svizzera vince ancora il mondiale femminile di curling non trasmesso o quasi in Europa
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La Svizzera vince ancora il mondiale femminile di curling senza tv

Uno sport che deve molto al piccolo schermo, con tanto di giocatori microfonati e valorizzati dalle inquadrature, ha avuto ancora una volta una copertura ridotta nel vecchio continente, come nel 2014 e nel 2015 con gli uomini. Eppure tra le donne sono le nazionali europee a vincere la rassegna iridata da 7 anni.

Il successo del team guidato da Binia Feltscher, che bissa quello personale di due anni fa, è il quarto per la Svizzera nelle ultime cinque edizioni, con una striscia aperta di 3 titoli. Numeri che non hanno precedenti nella storia se non con il Canada, che vanta un poker dal 1984 al 1987.

La finale di Swift Current vinta sul Giappone è stata lottata fino all'ultimo store della partita lanciato da Satsuki Fujigawa nonostante il 9-6 definitivo. Per le nipponiche l'argento è un risultato storico: in 8 precedenti apparizioni non erano andate oltre al quinto posto.

Il bronzo per il terzo anno di fila è andato alla Russia di Ana Sidorova che ha superato il Canada della debuttante Chelsea Carey per 9-8. Per la nazionale della foglia d'acero sono 8 anni senza vittoria e soprattutto è la quinta volta dal 1979 che non finisce sul podio. È andata peggio alla Svezia di Margaretha Sigfridsson che con 6 sconfitte consecutive nel girone unico (mai successo in precedenza) ha chiuso al nono posto, che rappresenta il peggior risultato di sempre.

L'Italia, come era prevedibile vista l'assenza per maternità della tre Giorgia Apollonio e i problemi di salute di sua mamma, nonché nonna, Claudia Alverà, rimasta in panchina, purtroppo ha raccolto poche soddisfazioni: una sola vittoria su 11 partite nel round robin finendo all'ultimo posto.

Nella stagione che celebra i 50 anni della federazione internazionale, peccato che in Europa, esclusa Francia (solo la finale), Polonia, Russia e Svizzera (?), non sia stato possibile seguire il torneo in tv. Per di più considerato che è stato il primo mondiale con in palio punti per la qualificazione olimpica di PeyongChang 2018.

Questo ha fatto sì che solo il super appassionato o gli addetti ai lavori abbiano visto qualcosa arrangiandosi con lo streaming. Uno scenario impensabile nelle altre discipline olimpiche invernali, che si ripropone da 3 anni.

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