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Giacomel: "Bellissimo mettermi al collo la seconda medaglia iridata". Vittozzi da sogno: "Ne volevo un'altra"

Giacomel: 'E’ stato bellissimo essermi messo al collo la seconda medaglia iridata'
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Biathlonmondiali di biathlon

Giacomel: "Bellissimo mettermi al collo la seconda medaglia iridata". Vittozzi da sogno: "Ne volevo un'altra"

La single mixed mondiale di Oberhof, pur con il brivido dell'ultimo poligono di Tommaso Giacomel, vede l'Italia di bronzo ancora sul podio con la sappadina super protagonista. Roeiseland e Boe nel mito: le loro parole nel post gara.

La terza medaglia azzurra in questi campionati del mondo di biathlon, con l'inedita coppia formata da Lisa Vittozzi e Tommaso Giacomel, capaci di prendersi un sofferto bronzo, nel giorno dell'ennesimo trionfo norvegese e della parziale sorpresa austriaca in seconda posizione.

La sappadina ha svolto un lavoro egregio anche con le ricariche e un notevole passo sugli sci, a conferma di uno stato fisico eccezionale: Lisa Vittozzi è la grande protagonista dell'Italia in questa rassegna. "E' stata una gara molto bella, ho dato veramente tutto. Ero in ottima forma fisica e avevo voglia di prendere un’altra medaglia, ma è stata durissima fino alla fine, ci siamo presi un po’ di spavento con l’ultima serie. Ce l’abbiamo fatta e ne sono veramente contenta", le parole di Lisa a fisi.org.

E' stata Vittozzi a spaccare in due la gara e dare a Giacomel quel margine per tenere a bada il mostro sacro Johannes Boe. Il trentino ha fatto il suo, tremando nell'ultima sessione in piedi per un doppio giro di penalità che non ha messo in pericolo, grazie anche agli errori di Samuelsson, la medaglia di bronzo. "E' stato bellissimo essermi messo al collo la seconda medaglia iridata, ma sono dispiaciuto di aver buttato via l’argento nell’ultima serie. Sono molto rammaricato, il vento continuava a spostarmi. Pensavo fosse come quello della prima serie, invece era completamente diverso e non sono riuscito a gestirlo. Sono contento del risultato, nonostante tutto", ha dichiarato il biatleta di Imer all'ufficio stampa Fisi.

Marte Roeiseland e Johannes Thingnes Boe hanno dimostrato ancora una volta che la Norvegia è praticamente imbattibile: entrambi sono stati intervistati dall'IBU a fine gara per le prime impressioni su una medaglia d'oro che li porta dritti nella leggenda: "E' stata una staffetta emozionante, ero nervosa all'ultimo poligono però Johannes ha dimostrato di essere il migliore", ha dichiarato Roeiseland.

JTB, che tra sabato e domenica potrebbe completare un grande slam da libri di storia, ha speso belle parole per la compagna di squadra: "Senza Marte non sarebbe stato possibile, perchè oggi tante squadre ci hanno messo alla prova ed è stata dura, specialmente dopo i miei errori al primo poligono dell'ultima sessione".

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