Favoloso Aaron March! A 39 anni trionfa per la prima volta nella grande notte di Cortina

Lucia Dalmasso, Maurizio Bormolini, Mirko Felicetti e ora Aaron March.

E’ una nazionale semplicemente meravigliosa, quella dello snowboard alpino che regala all’Italia il quarto successo, in sei gare di Coppa del Mondo disputate nell’arco di una settimana, la prima della stagione olimpica, con il classe 1986 che firma un’impresa eccezionale nella grande notte di Cortina.

A 39 anni, dopo averci girato attorno tante volte, comprese le gare sul Faloria (fu 2° un anno fa dietro Bagozza, piazza d’onore anche nel 2020), March conquista la prima vittoria in gigante, la quinta in assoluto dopo le quattro in slalom, dominando la scena sin dalle qualificazioni pomeridiane firmate col miglior tempo.

Poi un percorso netto sino ad una finale da urlo contro il campione olimpico Benjamin Karl, battuto nettamente (2° ko nella sfida per il successo in stagione da parte dell’austriaco, già piegato da Bormolini in gara-1 a Mylin) dal veterano azzurro, ed è trionfo totale per il gruppo azzurro; il leader della generale e detentore della sfera di cristallo, Maurizio Bormolini, fa 3 su 3 come podi in stagione regolando di misura (12 centesimi) nella small final Edwin Coratti, dopo che il livignasco era stato superato da March nel derby di semifinale e l’altoatesino da Karl pagando carissimo un errore in avvio.

Capitan Roland Fischnaller, al rientro post infortunio alla caviglia, è stato splendido e beffato di soli 3 centesimi dallo stesso Bormolini in un quarto di finale che ha fatto sanguinare il cuore, per lo scontro così anticipato tra due campioni del genere, mentre Daniele Bagozza (3° crono in qualificazione) è uscito agli ottavi.

Niente podio questa volta in ambito femminile, con Sabine Payer trionfante per l’Austria davanti alla sorpresa della serata, la classe 2000 canadese Kaylie Buck (mai in top ten sino ad oggi), ma anche una Jasmin Coratti gran protagonista. La giovane altoatesina ha sfiorato il quinto podio in coppa, firmando il capolavoro nei quarti contro la favorita Tsubaki Miki, poi perdendo la semifinale con Buck commettendo un errore così come nella small final, dove ha avuto la meglio la ceca Maderova.

Eliminata ai quarti di finale Elisa Caffont (2° tempo in quali), contro la stessa Maderova, agli ottavi si era fermata la corsa di Lucia Dalmasso, contro la polacca Krol-Walas.

Giovedì c’è Carezza, con la grande classica sulla “Pra di Tori”.