
Sono arrivati finalmente, a distanza di cinque anni, i Fondi Fas per la cabinovia di Prati di Tivo inaugurata nel 2009. 5 milioni e 700 mila euro la somma che sarà versata alla Provincia per poi essere rigirata alla Gran Sasso Taramano Spa, la società che si occupa della promozione e dello sviluppo dell’economia del comprensorio, di cui è Presidente Marco Bacchion, che estinguerà una parte dei debiti della realizzazione dell’impianto di risalita per cui erano stati spesi 12 milioni di euro.
“Adesso aspettiamo che arrivino anche gli altri soldi promessi per dare un futuro alla società – ha detto Marco Bacchion -. La Gran Sasso Teramano è una società ad intero capitale pubblico, quindi senza fondi non ha nessuna possibilità di sopravvivenza. Adesso speriamo che entro l’anno arrivi anche la seconda tranche di finanziamenti”.
Oltre ad aver ottenuto una parte dei soldi, la società Gran Sasso Taramano Spa è riuscita anche a dare in gestione gli impianti di Prato Selva: “Abbiamo da poco firmato un contratto triennale per la stazione di Prato Selva - ha spiegato Marco Bacchion -. A seguito di due gare andate deserte abbiamo infatti esperito una procedura ad offerta libera, con la Passione Montagna srl che ha manifestato tutto l'interesse a prendere in gestione per tre anni la stazione. Noi siamo una società interamente pubblica - ha concluso Bacchion - Di soldi pubblici a Prati di tivo e Prato selva ne sono stati investiti quasi 20 milioni di euro. Credo che in provincia siano stati pochi negli anni gli investimenti di tale portata. Adesso è il territorio che deve fare la sua parte, sono gli operatori, le amministrazioni locali”.
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