Alpe di Siusi, tra Streghe e Strudel a un passo dal cielo

Lo Sciliar e la zona circostante sono un'ambientazione rinomata nelle storie delle streghe e nella rievocazione delle loro tradizioni. Ciò è dovuto senza dubbio alle circostanze in cui si sono sviluppati i processi di Fié contro le streghe, menzionati in molti documenti storici.

Nella prima metà del XVI° secolo, nel castello di Presule, sede del tribunale di Fié, si sono svolti nove processi, i più antichi condotti in tutto il Tirolo nei confronti delle streghe.
Dinanzi alla corte, presieduta da Leonhard von Völs, uno dei più accaniti persecutori di streghe, furono portate nove donne.   Le donne, processate e giustiziate in modo atroce (dal rogo allo squartamento), venivano accusate di provocare temporali e rovinare il raccolto, di partecipare a riti infernali, voli notturni su scope, uccisione di bambini non ancora nati e molti altri misfatti.

Il Folklore si fonde con fatti documentati da fonti storiche: nonostante i tempi bui della caccia alle streghe e dei processi sommari medioevali, la gente del posto è comunque rimasta affezionata all'immagine caratteristica della "strega sulla scopa", diventata simbolo e mascotte pubblicitaria.

Nei pressi della Bullaccia si possono ancora ammirare i luoghi dove le streghe si riunivano e celebravano i propri riti: sono "le sedie e le panche delle Streghe" (Hexenstügle e Hexenbänke).

Si narra che la più vecchia ed autorevole tra le strghe si sieda volentieri sulle panchine di Bullaccia per ammirare il panorama circostante. Le streghe dello Sciliar amano riunirsi nei pressi delle panchine prima di lanciarsi in un'orda compatta verso la montagna, sorvolando con grida sfrenate l'Alpe di Siusi e propiziando le tempeste più violente.
Dalla loro posizione privilegiata, fanno apparire nuvoloni neri carichi di tuoni e fulmini, e persino nubi gialle gravide di grandine, che dallo Sciliar, dal Corno del Renon e dalla Val Gardena si trascinano lente sopra Castelrotto, Fiè e Siusi.
Se non si riesce a far suonare in tempo le campane, un temporale infernale si scatena su tutta la zona, provocando enormi danni.

Da giugno ad agosto i bambini sono invitati a vivere fantastiche avventure, durante le "Settimane delle favole". Escursioni magiche in compagnia della strega Martha nei boschi dei dintorni, per ascoltare racconti paurosi e affascinanti sulla riva dei laghetti, magari durante un gustoso pic-nic a base di specialità altoatesine, o ancora passeggiate per malghe, masi e monti sempre accompagnati dall'affascinante strega che incanterà i bimbi con le sue magiche storie riempiono l'estate sull'Alpe di Siusi.

Ma non tutti gli strudel sono uguali: a seconda delle zone e delle tradizioni familiari, infatti, preparazione e ingredienti possono variare. Ogni maestro pasticcere predilige ingredienti particolari, preferisce un particolare tipo di pasta conferendo così al "suo" strudel un carattere assolutamente personale. Quale migliore occasione, per scoprire queste sottili differenze, delle due settimane dello strudel in programma per il mese si settembre? Ristoranti, pasticcerie e caffè proporranno allora un'infinità di varianti dello strudel, dalle mele ai funghi, dai frutti di bosco alle verdure.  Lo strudel in realtà è una prelibatezza senza stagione ma l'autunno, con l'abbondanza di frutti di bosco, verdure ed erbe, sembra offrire gli ingredienti più sani e naturali per valorizzare al meglio questa gustosa specialità.