Lo Studio, realizzato dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Formules nel periodo dicembre – marzo, si è focalizzato sulle località di Limone Piemonte, Prato Nevoso e Pian Muné ed ha valutato in 111 milioni di euro l’impatto economico complessivo generato dalle tre aree sciistiche sul territorio.
Lo studio ha quantificato in 45.860.704 € la spesa complessiva iniziale dei turisti nelle tre aree sciistiche. Tale valore comprende un ampio insieme di categorie, in cui prevalgono le spese per pernottamenti, con oltre 12 milioni di euro, seguono bar ristoranti e skipass, oltre 7 milioni di euro ciascuna. Sulla base di serie storiche e dati statistici è stato quantificato in 2,38 il moltiplicatore totale che consente di determinare in 111 milioni di euro il ritorno economico complessivo relativo all’impatto delle tre stazioni sciistiche cuneesi sul sistema economico.
I movimenti turistici legati al turismo invernale rappresentano circa il 25% dei flussi complessivi annuali presenti nel territorio dell’ATL del Cuneese. I comuni cuneesi con stazioni sciistiche raccolgono nei mesi invernali di gennaio, febbraio e marzo oltre il 73% dei pernottamenti consuntivati nella montagna cuneese.
Lo studio ha individuato i punti di forza e di debolezza attuali delle tre destinazioni analizzate.
A Prato Nevoso, grande punto di forza è rappresentato dall’impianto di innevamento moderno ed efficiente, oggetto di costanti investimenti negli ultimi anni. Si constata, inoltre, un clima collaborativo tra gli stakeholder e un’offerta turistica strutturata in entrambe le stagioni, con un forte orientamento alle famiglie e scolaresche italiane ed internazionali, con un target di spesa medio-basso (i turisti spendono meno di 150 € al giorno). In estate gli impianti di risalita sono attivi per il trasporto bici e vengono organizzati numerosi campi sportivi per bambini e adolescenti; in inverno, la località ospita diversi campionati amatoriali che attraggono anche visitatori dall’estero.
Tra le criticità emerse, si segnalano la difficoltà nel reperire personale per le attività commerciali e l’insufficienza dell’offerta ricettiva, soprattutto per i tour operator. Negli ultimi anni si è registrata una progressiva dismissione di licenze alberghiere a favore dell’uso residenziale, con scarso beneficio per il territorio. Per colmare questa lacuna, Prato Nevoso S.p.A. ha un progetto di apertura di una nuova struttura a cinque stelle, dotata di spa e impianti sportivi, per attrarre nuovi segmenti turistici (come aziende e team building) e qualificare l’offerta.
A Limone Piemonte l’offerta turistica è fortemente concentrata sulla stagione invernale, mentre la destagionalizzazione resta limitata a iniziative più isolate. L’infrastruttura ricettiva, escluso il patrimonio di seconde case, è purtroppo ridotta, condizione che penalizza anche l’apertura al mercato dei tour operator. Gli impianti di risalita hanno un uso limitato per scopi ed usi estivi, come il trasporto bici e, ne consegue, la ricerca di attività altrove fuori stagione da parte dei professionisti della neve. Si evidenzia, infine, un costo elevato degli immobili, che rende più difficoltoso l’accesso alla casa ai fini residenziali creando un potenziale disallineamento tra sviluppo turistico e benessere locale.
Tra i principali punti di forza per lo sviluppo futuro vengono segnalati gli investimenti per il potenziamento del sistema di innevamento artificiale, che incrementeranno le piste fruibili in condizioni di scarso innevamento naturale e l’attrattività complessiva della destinazione con elevate possibilità di crescita dell’offerta extra invernale. Le analisi hanno, inoltre, messo in luce la presenza di un movimento turistico più ampio e diversificato rispetto alle altre stazioni analizzate.
Pian Muné, piccola stazione considerata nell’indagine in rappresentanza delle numerose località sciistiche minori che caratterizzano il territorio cuneese, è oggi fruita quasi esclusivamente dai residenti, grazie a prezzi skipass particolarmente contenuti. L’assenza di innevamento artificiale rende incerta l’apertura degli impianti, limitata a massimo 4 giorni a settimana. Il personale, compresi i maestri di sci, lavora solo nel weekend e in forma non continuativa. Il principale punto di forza è il Parco Didattico, gestito dalla stessa società degli impianti, che accoglie numerose scolaresche della provincia con attività tematiche differenziate per fasce d’età e garantisce anche occupazione stabile in ristorazione ed animazione. Tuttavia, risulta ancora in fase di condivisione una visione unitaria tra i gestori della stazione e il comune di Paesana: infatti, l’attenzione dell’amministrazione all’innevamento artificiale necessario per potenziare quanto realizzato presso la stazione, dovrà auspicabilmente accompagnarsi ad investimenti in infrastrutture complementari per la destagionalizzazione, come ciclovie o strutture ricettive dedicate a gruppi scolastici e sportivi, anche provenienti da fuori regione o dall’estero.
Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Stubai | 6/n/d | n/d-n/d cm |
Zermatt Matterhorn | / | 0-0 cm |
Livigno | 0/7 | 0-0 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
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