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Pellegrino vuole un'altra medaglia nella team sprint con De Fabiani: "Norvegia e Russia favorite, ma..."

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Sci Nordicopechino 2022

Pellegrino vuole un'altra medaglia nella team sprint con De Fabiani: "Norvegia e Russia favorite, ma..."

Mercoledì la gara in classico dove i due valdostani possono giocarsela per qualcosa di grosso. Il "Defa": "Sarà diverso rispetto alla staffetta, dovremo fare attenzione al freddo".

L'Italia del fondo si aggrappa sempre a lui, al doppio argento olimpico nella sprint, un Federico Pellegrino che ha confermato una condizione stellare anche nella prima frazione della staffetta di domenica scorsa.

E che ora vuole la sua terza medaglia ai Giochi, puntando forte sulla team sprint che domani lo vedrà impegnato assieme a Francesco De Fabiani nella prova in tecnica classica che, se vogliamo, non è certamente il top per il duo azzurro, ma che propone una sfida comunque molto aperta. “La staffetta mi ha dato molta fiducia e penso che anche De Fabiani sarà sul pezzo – spiega a fisi.org “Chicco” alla vigilia - Abbiamo passato l'estate concentrati ognuno sull'obiettivo delle proprie gare individuali, ben sapendo però che la seconda settimana olimpica ci avrebbe dato la possibilità di giocarci qualcosa di importante nella team sprint.

Adesso le condizioni sono decisamente cambiate, con una gara nel tardo pomeriggio dovremo fare molta attenzione, abituandoci a non raffreddarci perché le temperature sono calate drasticamente. Cercheremo di tenere, come sempre, tutto sotto controllo ma le sensazioni sono positive; ho tanta voglia di riuscire a fare una grande prestazione anche nella team sprint. Sappiamo che Norvegia e Russia, sulla carta, hanno qualcosa in più ma quel che succede in gara è imprevedibile. Ci sono anche altre nazioni pretendenti alla medaglia, come la Francia, la Svezia e la Finlandia con Niskanen. Ci sarà da lottare, ma noi vogliamo essere della partita e farci valere”.

Francesco De Fabiani, invece, ha deluso in staffetta ma ha sete di riscatto: “Direi che siamo pronti ad affrontare la gara. Mi sento abbastanza bene, purtroppo nella staffetta non sono riuscito a dare il cambio come avrei voluto, ma ho accusato qualche problema con i materiali nello scorrimento. Era un giorno difficile, con tanta neve e ci poteva stare. Domani ci saranno buone condizioni, molto diverse da quelle incontrate ad Oberhof lo scorso anno e la neve cambiava ogni minuto. Farà molto freddo, saremo al limite con -20° e non dovremo sottovalutarlo, perché comunque si aspetta per dare il cambio e sono tre minuti in cui sei fermo: sarà importante non perdere troppo calore e prendere freddo.

Sarà importante anche partire nella prima semifinale per avere più recupero perché si corre a 1700 metri, col freddo e neve lenta, quindi un po' di recupero in più potrebbe aiutare”.

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