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Sopralluoghi in Valtellina per la delegazione di Milano-Cortina 2026 che lavora verso i Giochi

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Sopralluoghi in Valtellina per la delegazione di Milano-Cortina 2026 che lavora verso i Giochi

Due giornate nei siti olimpici lombardi. "Situazione positiva sia a Bormio che a Livigno", le parole del presidente FISI, Flavio Roda.

Un anno fa si festeggiava a Losanna l'assegnazione all'Italia dei Giochi Olimpici Invernali 2026.

Dal 24 giugno 2019 al 24 giugno 2020, Milano-Cortina ha già fatto un bel percorso sulla lunga strada verso il grande appuntamento del febbraio 2026. Proprio oggi si conclude la due giorni di lavori della delegazione, salita in Valtellina per una serie di incontri e sopralluoghi a quelli che saranno i siti olimpici lombardi.

La delegazione era guidata dall'amministratore delegato Vincenzo Novari, con Diana Bianchedi e Francesco Romussi, oltre alla presenza del Presidente FISI, Flavio Roda, con i due assessori regionali lombardi, Antonio Rossi e Massimo Sertori, che già da tre stagioni collaborano con la Federazione nell'organizzazione delle gare di sci alpino di Coppa del Mondo a Bormio, sito che ospiterà le omologhe gare olimpiche.

La visita ha fatto tappa martedì a Bormio, dove il ds dello sci alpino italiano, Massimo Rinaldi, ha guidato la delegazione nella zona d'arrivo della pista Stelvio. Quindi sono state incontrate le autorità dell'Alta Valle: i sindaci, la Comunità montana, i consorzi turistici, la camera di commercio, Valtellina turismo e il presidente della provincia di Sondrio, Elio Moretti.

La delegazione si è trasferita oggi a Livigno, sito di gara per lo snowboard, dove sono state ispezionate le piste sotto la guida del ds della disciplina, Cesare Pisoni. Tutti gli incontri hanno avuto buon esito e ora prosegue il cronoprogramma che condurrà all'appuntamento con i Giochi. “I sopralluoghi sono stati positivi - ha dichiarato il Presidente Roda - sia a Bormio che a Livigno. Fondamentale è stata la presenza di Vincenzo Novari, che ha portato un messaggio di coesione e grande opportunità per il territorio che non deve essere dimenticata. Ora, bisogna proseguire perché sono ancora molte le cose da fare”.

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