Volkl Deacon 76 Pro

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Volkl Deacon 76 Pro

2017 2018 Versione 2019
sci volkl Deacon 76 Pro

Cosa dice l'azienda

Il Deacon 76 rappresenta un modo nuovo di sciare su pista. Questo nuovo sci è una combinazione di grande competitività e divertimento e permette di affrontare ad alta velocità lunghe curve strette con la massima creatività. La costruzione 3D.Glass con anima in legno multistrato Speedwall e il titanio si presenta con struttura Sidewall e base P-Tex 4504. Il nuovo UVO 3D garantisce un assorbimento ottimale delle vibrazioni. L'attacco pre-montato rMotion2 compatibile con GripWalk garantisce il necessario trasferimento di potenza. Con 76 mm sotto lo scarpone, lo sci con profilo rocker sulla punta e sulla coda è disponibile in 3 lunghezze.
La versione Pro ha installata la piastra di Coppa del Mondo per una maggiore stabilità, leva e presa.

Capacita: ESPERTO (L5), ESPERTO

misure disponibili: 176,181

posizione di marcia: No

Raggio: 18,3m @ 176

Sidecut:122/76/103 @ 176

Bindings:Marker Worldcup Interface

Tecnologie:

Marker Worldcup Interface
UVO 3D
3D.Glass
Powered by Titanium
Full Sidewall
Race Finish
Base P-Tex 4504

Il risultato del test NeveItalia

  • Rispondenza profilo
    SI al 76 %
  • Stabilità
    51 %
  • Comfort
    47 %
  • Maneggevolezza
    42 %
  • Conduzione
    54 %
  • Impulso
    46 %
  • Curve strette
    39 %
  • Curve medie
    47 %
  • Curve ampie
    51 %
  • Presa di spigolo
    47 %
Video - le opinioni a caldo del NeveItalia Test Team

Nuova proposta in campo allround da parte della casa tedesca, muta i lati positivi del racecarver, adottandone la struttura solida con una sciancratura più generosa.
Emerge una “grande stabilità in conduzione” (Isabel Anghilante), un “buon ingresso curva” (Riccardo Giacomel) e maneggevolezza anche sulle nevi molli. 
Lo sci se la cava bene “su tutti i terreni, risultando facile e stabile in più frangenti” racconta Andrea Odinotte. Predilige le curve ampie e rapide, perché l’antivibrazione UVO in ingresso curva e la struttura solida che “non cede a nessuna velocità” (Giovanni Manfrini), ne aiutano la gestione.
La coda è tuttavia troppo pesante con una risposta eccessiva (Isabel Anghilante). Tali difetti emergono soprattutto negli archi stretti (Stefano Belingheri) dove perde qualche punto in rapidità nel cambio di spigolo (Walter Nus). In queste situazioni lo sci diventa faticoso e poco intuitivo, perdendo quello smalto che si più trovare negli archi più ampi.

Foto e opinioni di chi l'ha provato
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