Inizia con uno sci inconsueto la rassegna dei test della nostra rubrica per quest'anno 2011/2012.Il Dynastrar Outland non è infatti uno sci che ha pretese di race carver ma che si propone a tutti quei bravi sciatori che non hanno velleità di curve agonistiche e vogliono sciare tutto il giorno, dall'apertura degli impianti fino a poco prima dell'apres ski.
Sabato 31 Dicembre 2011
Il Dynastar Outland (già provato nei Test Professional Neveitalia in agosto a Cervinia) è infatti uno sci moderno e mediamente polivalente, per chi cerca divertimento in pista e stabilità anche con neve non proprio tirata come un biliardo.
È forse proprio in queste situazioni che l'Outland dà il meglio di sè; la struttura rocker unita a una costruzione solida permette di gestire in archi medi le curve su qualsiasi pendio, facilitando enormemente l'ingresso in curva e consentendo una gestione senza problemi durante l'arco complessivo della stessa. La chiusura, seppur meno veloce e intuitiva dell'ingresso, è in ogni caso alla portata di tutti.
Sul terreno mosso, con qualche imprecisione dovuta ai molti passaggi in pista, perde leggermente in precisione e qualcosa in stabilità, ma si deve notare che la conduzione non ne influisce più di tanto. Ed è questo il lato più piacevole della proposta in casa Dynastar: le condizioni della neve non influiscono tantissimo sulla resa dello sci. Un normale race carver infatti inizia a patire molto prima le piste irregolari o la neve sciolta o riportata. Con questo Outland invece si riesce a portare a termine la giornata di sci con il sorriso sulle labbra.
Anche con una sciata a livello argento è possibile provare queste sensazioni, anzi, lo sciatore in evoluzione potrà apprezzare ancora di più il prodotto senza incontrare i limiti di tenuta e precisione che solo lo sciatore più esperto e prestante subito evidenzia. Alle alte andature infatti lo sci tende ad aggrapparsi (per via del profilo rockerato) più di quello che dovrebbe alla neve, rendendo lo svincolarsi più macchinoso. In situazioni di elevate pendenze unite a terreno molto ghiacciato e curve ritmate l'imprecisione aumenta esponenzialmente, consigliando di diminuire l'andatura e le pretese. Ma non è per questo che lo sci è studiato, quanto per sciate lungo pendii medi e senza troppa aggressività. Sfruttatelo in questo modo e vi sorprenderà.
In definitiva nella famiglia Outland questo sci è il più calibrato e godibile, il fratello maggiore, il Dynastar Outland 85 invece risulta essere troppo lento nelle inversioni in pista a causa del centro 85mm ma allo stesso tempo troppo stretto per fare del freeride in maniera seria. Accetta infatti solo alcune divagazioni in neve fresca ma non è lo sci da prendere per fare quasi esclusivamente per questo fine.
3