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La Norvegia vince la staffetta femminile di Lillehammer trascinata da un’indemoniata Johaug!

La Norvegia vince la staffetta femminile di Lillehammer trascinata da un’indemoniata Johaug!
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La Norvegia vince la staffetta femminile di Lillehammer trascinata da un’indemoniata Johaug!

Scacciati i fantasmi della débâcle di Seefeld 2019, la Norvegia torna alla vittoria in staffetta sulle nevi di casa a Lillehammer. L’MVP di giornata è stata manco a dirlo Therese Johaug che ha piegato tutta la concorrenza nella propria frazione. Secondo posto per gli Stati Uniti e terzo per la Svezia.

In contumacia della miglior Svezia, la Norvegia torna a dominare nella staffetta femminile a Lillehammer: i fantasmi dei Mondiali di Seefeld sono stati scacciati definitivamente, anche grazie ad una tattica di gara più accorta – con Therese Johaug schierata il terza frazione.

Un fitta nevicata che ha tenuto in scacco la rinomata località dell’Oppland fin da inizio mattinata, rendendo i segmenti in classico meno selettivi quantomeno tra le superpotenze. Nel finale della prima frazione una pimpante Masako Ishida ha provato a fare una selezione dopo che Maiken Caspersen Falla aveva tenuto fino ad allora un ritmo conservativo, ma sia la norvegese che Johanna Matintalo, Emma Ribom e Lidia Durkina sono riuscite a non perdere terreno. Sorte inversa invece per la sprinter americana Sophie Caldwell che ha accusato un ritardo di pesantissimi 26’’.

Il tatticismo nelle squadre di testa si è protratto per gran parte del secondo segmento di gara, sempre in alternato, ma poco prima del secondo cambio la Finlandia si è avvantaggiata sulle avversarie grazie ad una Kerttu Niskanen in gran forma che è riuscita a lasciare sul posto nientemeno che Astrid Uhrenholdt Jacobsen e Natalia Nepryaeva, oltre che la svedese Elina Rönnlund. Come da pronostico il Giappone ha cominciato il personale naufragio in classifica con Miki Kodama, mentre gli Stati Uniti sono rimasti a galla grazie a Sadie Bjornsen, seppur piuttosto distanti dal podio provvisorio.

Come spesso accade la terza frazione è stata decisiva in quando la gara è stata letteralmente spaccata in due da Therese Johaug: la fuoriclasse norge ha ricevuto il cambio da Jacobsen a 7’’ dalla Finlandia, ma le sono bastate poche centinaia di metri per riportarsi su Anne Kyllönen e lasciarla sul posto portando in fuga il proprio quartetto. Dunque alla fine della prima frazione a skating la Norvegia ha visto ipotecata la vittoria grazie ai quasi 50’’ di margine sulla Svezia  ed al 1’ sugli Stati Uniti – trascinate rispettivamente dalle brillante Charlotte Kalla e Rosie Brennan –, mentre hanno visto fumare via il podio la Finlandia e la Russia.

Con il grande vantaggio ereditato da Johaug, per Heidi Weng è stato un gioco da ragazzi portare a casa la sesta vittoria in sei gare da inizio stagione per la Norvegia, conservando l’imbattibilità nazionale. Più movimentata la lotta per la piazza d’onore con Jessica Diggins che si è riportata su Moa Lundgren senza particolari patemi, mettendola in scacco sulla salita iniziale dell’ultimo giro ed andandosene in solitaria verso un prestigioso secondo posto, dopo che nell’ultima stagione nelle staffette le nord americane erano sempre rimaste con la bocca asciutta.

Terzo posto positivo per la Svezia che con una formazione imbottita di seconde linee, in contumacia delle varie Ebba Andersson, Stina Nilsson e Frida Karlsson, è riuscita a comportarsi più che positivamente, precedendo sul traguardo la Finlandia di Krista Pärmäkoski. Le finniche hanno pagato una terza frazione troppo debole di Kyllönen, in cui hanno visto sfumare il podio a pochi giorni dall’indipendenza nazionale.

Quinta piazza per la seconda formazione norvegese, attardate pesantemente dopo i chilometri in classico percorsi da Lotta Udnes Weng e dalla giovanissima Helene Marie Fossesholm, ma capace di risalire la china in pattinato con delle buone Ragnhild Haga e Tiril Udnes Weng. Sesta moneta per la Russia, la cui competitività ad alto livello è stata minata negli scorsi mesi dalle gravidanze di Belorukova e Sedova,  che si è trovata a sprintare con le connazionali della squadra due.

Hanno fatto tanta fatica i quartetti dell’arco alpino, in contumacia di quello azzurro: la Germania ha chiuso all’ottavo posto 4’ dalla Norvegia, mentre la Francia al nono a 5’20’’.

La Coppa del Mondo di sci di fondo si sposta ora nell’Europa continentale: sabato prossimo a Davos è in programma una sprint in tecnica libera, mentre domenica una 10 chilometri sempre in pattinato.

LILLEHAMMER – STAFFETTA 4x5 Km

1. NORVEGIA I (Falla M.C., Jacobsen A.U., Johaug T., Weng H.) 1°02’22’’4
2. STATI UNITI I (Caldwell S., Bjornsen S., Brennan R., Diggins J.) a 48’’9
3. SVEZIA (Ribom E., Rönnlund E., Kalla C., Lundgren M.) a 1’19’’7
4. FINLANDIA (Matintalo J., Niskanen K., Kyllönen A., Pärmäkoski K.) 1’32’’5
5. NORVEGIA II (Weng L.U., Fossesholm H.M., Haga R., Weng T.U.) 1’46’’5
6. RUSSIA I (Durkina L., Nepryaeva N., Nechaevskaya A., Kirpichenko Y.) 2’25’’5

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