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La Fis teme per il Tour del Canada scarso interesse delle tv in Europa

La Fis teme per il Tour del Canada scarso interesse delle tv in Europa
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La Fis teme per il Tour del Canada scarso interesse delle tv in Europa

Jürg Capol, responsabile marketing della federsci internazionale per il settore fondo, è preoccupato per la modesta copertura prospettata al momento dai principali network europei che seguono abitualmente la disciplina. Solo in Norvegia le 8 gare conclusive della stagione (considerate troppe) saranno trasmesse in diretta, oltre a Eurosport 2.

E dire che è stato proprio Capol, nel 2010, nel pieno delle Olimpiadi di Vancouver, quando era race director della Fis, a volere il Tour del Canada. Il problema è che l'evento, in programma dall'1 al 12 marzo, si scontra con i Mondiali di Oslo di biathlon (3-13/3), con sovrapposizioni o quasi in alcune giornate.

Anche per questo motivo i canali tedeschi e svedesi hanno fatto capire che comunque non proporranno la diretta, se non in parte, perchè è difficile trovare spazio in prima serata (per via del fuso orario) quando non sei sicuro di fare certi ascolti. Anche quando non si tratta di scegliere tra biathlon e sci di fondo (la prima opzione è la preferita), in determinati orari hanno priorità altri programmi.

Pure la norvegese NRK non sempre sarà live sul canale principale, nonostante si tratti delle finali di stagione. In Svezia, per stessa affermazione di Capol, pare che le trasmissioni in diretta saranno in streaming online, in collaborazone con SVT. Scelte che favoriscono i palinsesti di Eurosport 2 che prevedono una visibilità integrale.

Per fortuna, la maggior parte degli atleti da gruppo rosso, Petter Northug compreso, appena "reintegrato" dalla propria federazione, hanno dichiarato di puntare alle due settimane di gare canadesi, diventante ingrombanti.

A conti fatti, in base a quanto viene riportato da Sporten, sembra che per Capol sarebbe stato meglio dimezzarle. Perchè se il quadro sarà questo l'ex fondista svizzero si aspetta lamentele dagli sponsor e un ritorno dalla pubblicità in Canada pari a un quarto rispetto agli appunatmenti organizzati nelle sedi di tradizione. Proprio per questo, a differenza del Tour de Ski, che nella prossima stagione compie dieci anni ed è ormai consolidato, difficilmente ci sarà una seconda edizione oltreoceano.

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