Anche "Chicco" Pellegrino apre a Milano Cortina 2026: "Datemi una stagione per decidere, ma..."

Ci sono tanti atleti azzurri che proveranno ad “allungare” la carriera agonistica sino ai Giochi Olimpici di casa, quelli di Milano Cortina 2026 che rappresentano un obiettivo e un sogno per i campioni della neve e del ghiaccio.

Tra questi, certamente Federico Pellegrino ricopre un ruolo importante, visto che parliamo del punto di riferimento per un intero movimento, quello del fondo che il valdostano porta in alto ormai da un decennio e oltre. Il classe '90 di Nus vuole la sua quarta partecipazione a cinque cerchi, dopo la delusione di Sochi e i due splendidi argenti, piegato solo da Klaebo nelle sprint olimpiche, di PyeongChang 2018 e Pechino 2022.

L'idea nella testa c'è, anche se “Chicco” ha chiesto ancora pazienza prima di confermare al 100% che sarà della partita nelle sfide sugli sci stretti che andranno in scena a Lago di Tesero. L'asso valdostano ne ha parlato questa mattina, al termine della “faticaccia” vissuta sui pedali della sua bici, partecipando per la settima volta alla Maratona dles Dolomites: intervenuto ai microfoni di Rai 2, nello studio condotto da Alessandro Fabretti, Pellegrino ci ha tenuto a ringraziare l'organizzazione della storica gran fondo, “che fa bene allo spirito e come allenamento, visto che la preparazione prevede tanta bici e da 7 anni anche la Maratona.

E' l'unica gran fondo che mi concedo durante l'anno, è bello sentirsi anche amatori in questo periodo lontano dalle gare, ma qualche aperta l'ho fatta...”.

Tornando sul suo splendido 2022/23, il campione azzurro, lo sguardo poi si rivolge direzione Milano Cortina 2026: “L'ultima doveva essere una stagione di transizione dopo le Olimpiadi e con un nuovo equilibrio da trovare da neo papà, ma ho tirato fuori una super annata, con medaglia ai Mondiali e vittorie in CdM. Non sento i quasi 15 anni ad alto livello a livello mentale, se mi chiedete dei Giochi in casa... concedetemi ancora un anno per trasformare questo sogno in un obiettivo.

Dopo aver vissuto due edizioni olimpiche tra PyeongChang e Pechino, dove non c'era nulla a livello di ambiente che ti aspetti ai Giochi, in Italia sarebbe una bellissima occasione da cogliere anche su quel piano, ma ci sono tanti fattori di cui tenere conto. Alla prossima Maratona magari le idee saranno più chiare...”.