Una serie clamorosa di cimeli donati da campionati straordinari, è partita l'asta della Fondazione Matilde Lorenzi

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Una serie clamorosa di cimeli donati da campionati straordinari, è partita l'asta della Fondazione Matilde Lorenzi

Dalla serata di ieri, sul sito www.fondazionematildelorenzi.it, sono disponibili pezzi unici delle carriere di tantissimi sciatori (tute, maschere, guanti, caschi), ma anche altre stelle dello sport, da Hamilton e Leclers a Sinner e Musetti, passando per Giannelli, Diaz e Buffon. La crescita del progetto nel ricordo di Matilde, per fare molto di più per lo sci agonistico, prosegue senza sosta.

Una serie clamorosa di cimeli, donati da campioni straordinari che vedono nella Fondazione Matilde Lorenzi un ente davvero speciale, che sta facendo qualcosa di molto impattante per il futuro dello sci.

A quasi un anno dalla scomparsa di Matilde, alla quale purtroppo hanno fatto seguito altri incidenti mortali a livello agonistico, l’ultimo quello del 13 settembre che ha coinvolto Matteo Franzoso, tra l’altro molto legato alla famiglia Lorenzi, il lavoro prosegue senza sosta dopo aver creato una Onlus che è diventata una Fondazione di riferimento, che ha lanciato la scorsa estate anche una collaborazione di altissimo livello con i ragazzi dei Politecnici di Torino e Milano per sviluppare il progetto SkiSlo, volto a ridurre il rischio di incidenti nello sci agonistico (QUI puoi leggere i dettagli sul tema, ndr).

Alle ore 20.00 di ieri sera, è partita ufficialmente l’asta di beneficenza che la realtà guidata dalla famiglia Lorenzi ha organizzato mettendo a disposizione degli appassionati pezzi davvero unici: per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito fondazionematildelorenzi.it, l’elenco degli oggetti è lungo e di una qualità eccezionale.

Partiamo dai caschi da gara di Sofia Goggia, Lara Gut-Behrami, Stefano Gross e Marta Bassino, con la cuneese due volte campionessa del mondo che ha messo a disposizione anche la sua maschera autografata, come Luca De Aliprandini ha fatto con i suoi guanti. E ancora la maschera di Mikaela Shiffrin, i parastinchi iridati di Camille Rast, i pettorali di Odermatt, Gisin, Robinson e Ljutic, con la neozelandese e la croata che hanno donato anche la tuta autografata (nel caso di Alice quella vincente nel gigante di Kronplatz), alla pari delle tre stelle azzurre, ovvero Brignone, Goggia e Bassino.

Poi tanti completi e giacche FISI, la felpa autografata da Dorothea Wierer, ma uscendo dal panorama delle discipline invernali, tanti fuoriclasse non hanno esitato a dare una mano.

Come l’Italtennis vincitrice della Davis Cup 2024, con maglia autografata da Sinner e compagni, e per lo stesso Jannik un’altra divisa personalizzata come un pezzo da collezione (autografato) che è la racchetta di Lorenzo Musetti.

Dall’atletica la canotta da gara del campione italiano della marcia, Francesco Fortunato, e la maglia di Andy Diaz, bronzo olimpico nel salto triplo, con due miti della nazionale di calcio e della Juventus, Gigi Buffon e Giorgio Chiellini, e le loro maglie autografate come quella del capitano dell’Italvolley, Simone Giannelli, fino ai sottotuta da gara dei due piloti Ferrari, Charles Leclerc e Lewis Hamilton.

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