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Slalom a Coronet Peak, esultano il belga Van den Broecke e la norvegese Norbye; Hofer è 6°, Nani 7°

Slalom a Coronet Peak, esultano il belga Van den Broecke e la norvegese Norbye; Hofer è 6°, Nani 7°
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Sci Alpino

Slalom a Coronet Peak, esultano il belga Van den Broecke e la norvegese Norbye; Hofer è 6°, Nani 7°

Ultime gare FIS in Nuova Zelanda, valide anche per i campionati nazionali.

A Coronet Peak si è concluso il classico appuntamento d'apertura della stagione con un doppio slalom, maschile e femminile, che ha visto in pista anche diversi azzurri.

Nella prova dedicata alle ragazze, si è imposta la norvegese (classe '96) Tuva Norbye, che ha preceduto di 1”23 la slovacca Kantorova e di quasi 2 secondi la statunitense (del '98) Klomhaus; il titolo neozelandese è andato alla stellina di casa Alice Robinson, anche se rispetto al dominio mostrato in gigante dalla classe 2001 già protagonista in Coppa del Mondo, di lavoro in slalom ne serve ancora molto se pensiamo che il talento nato a Sydney ha concluso all'11° posto la gara andata in scena all'alba italiana, a quasi 6 secondi dalla vincitrice. Si conferma a livelli discreti la classe 2002 Greta Lattuada, con la trentina (unica azzurra in gara) che ha terminato al 18° posto.

Nello slalom maschile si è imposto invece un talento sinora mai esploso ad alti livelli, nonostante le attese su di lui: il belga Dries Van den Broecke sinora viene ricordato per quella manche di parallelo del Mondiale 2017 a Sankt Moritz, quando riuscì a battere un certo Marcel Hirscher realizzando uno dei migliori tempi assoluti, ma nel massimo circuito non è mai emerso e chissà che dalla Nuova Zelanda riparta col piede giusto. Il classe '95 ha vinto con ben 75 centesimi di margine sul canadese Fournier e 1”06 sul connazionale Marchant, '97 al rientro dopo oltre due anni e mezzo di stop in seguito al gravissimo incidente occorsogli nel gigante di Adelboden 2017 (aveva già conquistato i primi punti in Coppa del Mondo).

Il titolo neozelandese è andato a Willis Feasey (14°), mentre l'Italia si è piazzata col 6° posto di Alex Hofer, a 4 decimi dal podio, e il 7° di un Roberto Nani in cerca di sensazioni buone anche in slalom. Sono invece usciti nella 1^ manche Daniele Sorio (3° il giorno precedente in gigante) e Pietro Franceschetti, e hanno deragliato nella seconda Stefano Baruffaldi (2° tra le porte larghe) e il giovane Lorenzo Thomas Bini.

Ora tutti a Mount Hotham, sulle nevi australiane, per l'avvio dell'Australian New Zealand Cup che prevede le prime gare dal 19 al 22 agosto; per quanto riguarda invece l'altro emisfero, dopo le gare di El Bolson, si rimarrà in Argentina per le altre prove della South American Cup, in programma giovedì 15 e venerdì 16 agosto a Chapelco, dove si disputeranno due giganti per gli uomini e due per il settore femminile, con una prova valida anche quale campionato nazionale.

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