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Pechino 2022, ecco le superpotenze: Svizzera con 22 atleti, l'Austria rinuncia a Brennsteiner

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Pechino 2022, ecco le superpotenze: Svizzera con 22 atleti, l'Austria rinuncia a Brennsteiner

Ufficiali le convocazioni delle due nazioni di riferimento: contingente massimo per i rossocrociati, da Feuz a Odermatt sino al trio Gisin, Holdener e Gut-Behrami. Wunderteam con soli 9 uomini (e il gigante sacrificato) e il bi campione olimpico Matthias Mayer, assieme a Kriechmayr e Feller, punto di riferimento.

Ecco le superpotenze per Pechino 2022, sperando che l'Italia possa inserirsi tra di esse nella lotta per il medagliere dello sci alpino.

Svizzera e Austria hanno reso noti i nomi degli atleti che parteciperanno ai prossimi Giochi Olimpici, con numeri importanti in termini di contingente (a differenza degli azzurri, ad esempio) che permettono di fare scelte certamente meno dolorose, anche se qualche esclusione importante c'è. Partiamo dal team rossocrociato, l'unico col numero massimo di elementi sia a livello femminile che maschile (11 per ogni settore).

Nel primo caso, guidano campionesse come Lara Gut-Behrami, Michelle Gisin (oro a PyeongChang in combinata) e Wendy Holdener, tutte medagliate ai Giochi, ma ci sono possibilità importanti pure per Corinne Suter che, nella velocità, avrà al suo fianco anche Jasmine Flury, Priska Nufer, Joana Haehlen e la giovane Noemie Kolly (con qualche esclusione necessaria, tra super-g e dopo le prove di discesa). Attenzione nelle discipline tecniche all'enorme qualità di Camille Rast, che disputerà slalom, dove ci sarà anche Aline Danioth, e gigante con la stessa Andrea Ellenberger convocata per la prova tra le porte larghe.

Il team maschile conta su due fuoriclasse del calibro di Beat Feuz, alla ricerca del suo primo oro olimpico, e Marco Odermatt, che punterà alle medaglie dalla discesa al gigante (e forse anche in combinata...). In velocità ecco pure Niels Hintermann e Stefan Rogentin, costanti e di alto livello da inizio stagione, con una chance concessa a Yannick Chabloz. Elementi polivalenti come Loic Meillard, Gino Caviezel e Justin Murisier potranno fare benissimo pure in combinata, oltre al gigante, con Meillard che poi punterà pure allo slalom dove vedremo Daniel Yule, Ramon Zenhaeusern e Luca Aerni, con il sacrificio quindi di Tanguy Nef che rimane a casa.

Sono venti gli atleti di casa Austria, invece, con 11 donne (numero massimo nonostante le zero vittorie in stagione, ma il sistema di ammissione come sappiamo si basa su altri parametri) guidate dalla bi campionessa del mondo Katharina Liensberger. Con la 24enne del Vorarlberg, ecco in gigante Stephanie Brunner e Katharina Truppe certe del posto, in slalom si aggiungeranno Katharina Huber e il bronzo olimpico in carica, Katharina Gallhuber.

Sei invece le velociste convocate: si va da Ramona Siebenhofer a Tamara Tippler, da Mirjam Puchner ad Ariane Raedler (tutte atlete salite sul podio in stagione), con le “scommesse” Christine Scheyer e Cornelia Huetter, tormentate dagli infortuni ma tornate ad un buon livello e che avranno la loro possibilità a cinque cerchi.

Solo nove gli uomini del Wunderteam, ed ecco quindi che sono stati esclusi atleti importanti come Stefan Brennsteiner, di fatto il miglior gigantista austriaco nella seconda parte della scorsa stagione, e lo slalomista Fabio Gstrein. I punti di riferimento sono Matthias Mayer, oro olimpico a Sochi in discesa e a PyeongChang in super-g, e Vincent Kriechmayr, pronti per le due gare di velocità come Daniel Hemetsberger e Otmar Striedinger, ma anche Raphael Haaser che, grazie al podio di Bormio, ha strappato il pass per giocarsela nel super-g olimpico.

Marco Schwarz, dal gigante allo slalom sino alla combinata, punterà a più medaglie anche se servirà la condizione che sinora il carinziano non ha palesato dopo l'infortunio di inizio stagione; Manuel Feller mirerà dritto a gigante e slalom, Michael Matt e Johannes Strolz, 4° e 5° nell'ultimo slalom di Kitz (con il figlio d'arte che ha vinto ad Adelboden), saranno due dei quattro alfieri per la gara tra i pali stretti, al fianco degli stessi Schwarz e Feller.

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