Il marchio italiano UYN sceglie Didier Cuche: è l'ex campione svizzero il nuovo ambassador

Il marchio italiano UYN sceglie Didier Cuche: è l'ex campione svizzero il nuovo ambassador
Info foto

UYN

Sci Alpinoabbigliamento

Il marchio italiano UYN sceglie Didier Cuche: è l'ex campione svizzero il nuovo ambassador

Un'azienda di altissimo livello nel campo dell'abbigliamento sportivo high-tech si "sposa" con un atleta che ha scritto pagine di storia dello sci.

Didier Cuche è il nuovo ambassador di UYN, il brand italiano che già veste le migliori nazionali al mondo (dieci in totale, tra cui Italia, Austria, Germania, Francia, USA e Norvegia) e ha scelto l'ex campione svizzero per la diffusione di un marchio che è già un riferimento.

Sei Coppe del Mondo di specialità (4 di discesa, 1 di super-g e 1 di gigante), quattro medaglie mondiali tra cui l'oro in super-g a Val d'Isere 2009, un argento olimpico, recordman di successi sulla Streif con cinque sigilli e vincitore più anziano nel massimo circuito, a 37 anni e 7 mesi nel super-g di Crans Montana 2012, poco prima del ritiro dalle competizioni dopo una carriera straordinaria e longeva sempre ai massimi livelli; Cuche è un simbolo del circo bianco e UYN gli fornirà l'intera collezione di intimo e calze che comprende anche la linea ad alte prestazioni Natyon, personalizzata con i colori della Svizzera.

L'immagine del 45enne elvetico comparirà sul packaging delle calze e dell'intimo distribuiti da UYN in Svizzera, con il marchio diffuso dall'ambassador sulle piste e in tutti gli eventi più importanti della stagione invernale.

Siamo orgogliosi di poter collaborare con un atleta che ha fatto la storia dello sci – il commento di Giuseppe Bovo, brand manager di UYN – La sua grande carriera e le straordinarie vittorie si sposano perfettamente con l'immagine del nostro brand. La sua esperienza ad altissimi livelli costituirà un feedback importante nello sviluppo di nuovi prodotti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
105
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Il caso Colturi ha portato la FISI a cambiare strategia partendo da Trocker e D'Antonio? Nì, storie diverse ma destini simili

Il caso Colturi ha portato la FISI a cambiare strategia partendo da Trocker e D'Antonio? Nì, storie diverse ma destini simili

La scelta di fare debuttare in Coppa del Mondo (sabato e domenica a Semmering) Anna e Giada, subito protagoniste a livello FIS ma senza aver disputato alcuna gara di Coppa Europa (ma la trasferta per la Nor-Am Cup ha un peso non indifferente), segna indubbiamente un cambiamento rispetto al passato, ma quanto accaduto nel 2022 con Lara Colturi, per una chiara volontà di proseguire il percorso agonistico con un proprio staff (partendo dai genitori), è storia differente. L'altoatesina e la campana saranno già pronte? Gli indicatori dicono di sì...