Elena Fanchini: "Puntavo tutto sulle Olimpiadi, ma le cadute..."

Elena Fanchini: 'Puntavo tutto sulle Olimpiadi, ma le cadute...'
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Elena Fanchini: "Puntavo tutto sulle Olimpiadi, ma le cadute..."

MONTECAMPIONE (Brescia) - La stagione si è chiusa in anticipo per Elena Fanchini da Montecampione, provincia di Brescia, classe 1985, sorella maggiore di Nadia, che non ha preso parte ai recenti Campionati italiani a Santa Caterina Valfurva, nelle sue specialità, discesa e superG, a causa di una caduta in allenamento proprio sulla pista “Deborah Compagnoni” pochi giorni fa: tanta paura, soprattutto perché il ginocchio infortunatosi dopo il volo è il destro, già operato per la rottura del crociato in passato, ma la risonanza ha evidenziato "solo" uno stiramento al collaterale". 

Per cui ora riposo, vacanze leggermente posticipate, a maggio, e poi pronti di nuovo per un’altra stagione, quella che porterà la velocista camuna ai trent’anni.

Elena, intanto come sta?

"Per fortuna nulla di grave, sarebbe potuta andare molto peggio. Anche perché il ginocchio si è gonfiato molto. Mi spiace non aver potuto partecipare agli Assoluti, adesso farò un mese abbondante di fisioterapia e poi una piccola vacanza, magari ai primi di maggio, prima di riprendere la preparazione atletica. Tutto sommato, è andata bene, infortunarsi non gravemente in questo periodo è il minore dei mali”.

Che bilancio fa di una stagione, la sua, cominciata benissimo e poi andata molto in calando?

Eh sì. L’obiettivo principale ero quello delle Olimpiadi di Sochi, ma purtroppo non ci sono arrivata con la fiducia necessaria per fare bene, a causa delle tre cadute consecutive in Coppa del Mondo nelle gare precedenti. Ma almeno sono tornata sul podio dopo 8 lunghi anni. E’ stata una sensazione bellissima, che non provavo da una vita. A Beaver Creek, poi, nella prima gara stagionale sulla pista che ospiterà i Mondiali 2015, la “Raptor”, mi sono piazzata terza in discesa dopo essere andata malissimo nelle prove, quindi proprio non me l’aspettavo. Poi, evidentemente, mi sono sbloccata e a Lake Louise, in Canada, dove avevo già vinto in discesa, ma nel 2005, ho centrato un terzo e quinto posto, su un tracciato che mi piace molto e sul quale io e Nadia ci siamo sempre trovate molto bene”.

Poi, le cadute…

Poi purtroppo sono ripiombata in una situazione negativa, già vissuta in passato, proprio nel momento in cui avevo ritrovato tutta la fiducia. Quando cadi una volta, è un conto, ma tre uscite consecutive, in fila, dopo che ti sei già fatta tante volte male in passato, lasciano il segno, ti condizionano, non c’è niente da fare. In più sono scivolata anche nelle prove della discesa libera olimpica. Un paio di gare decenti sono riuscite ancora a farle tra Cortina e Lenzerheide, ma non come a inizio stagione. Un peccato, davvero”.

Ecco, e la domanda ora è: riuscirà a  liberarsi di nuovo in fretta delle sue paure, in modo da non dover aspettare ancora tanto per ritrovarla sul podio?

Ma sì, io penso di averlo già fatto, in realtà. Perché a fine stagione ero sfiduciata, non volevo neanche andare alle Finali di Lenzerheide, dove alle fine sono comunque riuscita ad andare a punti e a chiudere tra le dieci nella classifica di specialità. E’ stata, a conti fatti, una delle mie migliori stagioni di sempre, anzi forse la migliore, soprattutto grazie ai primi tre risultati. Poi a Santa Canterina, proprio durante test e allenamenti, ero tornata a sciare bene e in fiducia, prima di farmi male di nuovo. Ma c’è tutto il tempo per recuperare al meglio e presentarsi bene al via della prossima stagione”.

Contenta per l’annata di sua sorella, Nadia, molto costante a buon livello?         

Contenta, certo, ma penso proprio che meritasse almeno un podio, in gigante. Nelle ultime gare tra Olimpiadi e Coppa del mondo è sembrato evidente che fosse una delle migliori al mondo nella disciplina, ma purtroppo non è riuscita ad arrivare tra le prime tre, è stata un po’ sfortunata, anche. Comunque, ci riproveremo assieme il prossimo anno”.

 

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