Nella giornata in cui è stata premiata con lo "Skieur d'Or" dall'associazione internazionale dei giornalisti dello sci, la detentrice della Coppa del Mondo ha parlato di nuovo del suo recupero, nello studio allestito alla Freizeit Arena con Gut-Behrami e Ljutic al suo fianco (oltre a Shiffrin, Odermatt e Kristoffersen), oltre al presidente FIS Johan Eliasch. "Zero rimpianti per quanto accaduto, lo ribadisco un'altra volta: la mia presenza ai tricolori è un segno di rispetto e anche da esempio per i giovani".
C’è anche Federica Brignone a Soelden, ospite del FIS Race Talk riproposto, alla vigilia dell’opening di Coppa del Mondo con il gigante femminile che inaugurerà sabato la stagione olimpica, all’interno della Freizeit Arena.
E’ stata l’occasione per premiare la campionessa di La Salle con lo Skieur d’Or, il riconoscimento che l’associazione internazionale giornalisti dello sci (presieduta da Patrick Lang) assegna ogni anno al miglior atleta dell’ultima stagione, con Fede che succede nell’albo d’oro a Marco Odermatt. Da vincitrice in carica sul Rettenbach, oltre che naturalmente detentrice della sfera di cristallo assoluta e di gigante e discesa, una prima tappa di CdM da spettatrice e con l’incognita sui tempi di recupero per vederla in pista almeno nel corso di questo inverno, anche se c’è sempre positività, nelle ultime settimane, da parte della stella azzurra.
“Nel 2024/25 ho pensato solo ad ogni week-end per fare del mio meglio senza stressarmi – ha ripercorso le tappe della sua impresa Federica nel suo intervento – Vincere così tanto è stato speciale, sono molto orgogliosa guardandomi indietro”.
A precisa domanda sulla scelta di disputare gli Assoluti dove si è infortunata gravemente alla gamba sinistra, Brignone è stata chiarissima: “L’ho sempre fatto, in ogni mia stagione, perchè considero molto importante rispettare questo tipo di impegno, per il mio gruppo sportivo dei Carabinieri e per dare l’esempio ai più giovani. Non ho alcun tipo di rimpianto da quel punto di vista”.
Rispondendo alle domande degli appassionati sulla riabilitazione ormai nella sua fase finale: “Posso dire che è stata molto buona, considerato l’infortunio, ma anche molto dura. Sto sempre meglio e sono positiva per tornare nel corso dell’inverno, non so ancora quando”.
Al suo fianco Lara Gut-Behrami e Zrinka Ljutic, nella seconda parte del talk Marco Odermatt e Henrik Kristoffersen, prima delle celebrazione di Mikaela Shiffrin per aver raggiunto e superato quota 100 vittorie in CdM.
Il numero 1 della FIS, Johan Eliasch, ha accennato in avvio anche alla responsabilità che la FIS sente per implementare la sicurezza nello sci alpino, e in particolare sulle piste di allenamento di velocità, ricordando il dramma di Matteo Franzoso. Ventiquattr’ore fa, il Consiglio della Federazione Internazionale aveva approvato una serie di misure in tal senso, come potete leggere QUI nel report di NEVEITALIA.
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