Odermatt controlla, gli altri big sbagliano e c'è un varco enorme tra il re e la concorrenza a metà gara di Beaver Creek

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Odermatt controlla, gli altri big sbagliano e c'è un varco enorme tra il re e la concorrenza a metà gara di Beaver Creek

Prima manche del terzo gigante stagionale con "Odi", partito col numero 1, che guadagna quasi 9 decimi su Kristoffersen e Pinheiro Braathen, che si trovano incollati Favrot, Tumler e poi Brennsteiner che fa quasi tutta la prova senza un bastoncino ma è ancora in corsa, come Alex Vinatzer che si salva molto bene con il n° 19 ed è in top ten. Primo pass stagionale per Della Vite, clamorosamente out De Aliprandini.

Non ha mai vinto e non è neppure mai salito sul podio di questo gigante, anche perché non è appuntamento fisso della tappa di Beaver Creek, ma quest’oggi sembra poter cambiare il trend di Marco Odermatt con la Birds of Prey in questa versione, variata anche per il traguardo rialzato come in discesa e super-g.

In ottica seconda manche al via dalle ore 21.00 italiane, il fenomeno rossocrociato ha davvero un margine importantissimo, pur avendo gestito con un certo controllo una 1^ insidiosa specialmente in avvio, ma che “Odi” ha potuto affrontare col numero 1 (e oggi il vantaggio c’era, con i segni in pista dopo l’ultima nevicata e le temperature in rialzo) mentre tutti i diretti rivali, chi più chi meno, hanno commesso errori importanti.

Henrik Kristoffersen è stato ancora una volta il più regolare, prendendo però tutto il distacco sul ripido, dove non ha trovato un buon ritmo (pur partendo con un ottimo 3) prima di sciogliersi e chiudere a 86 centesimi dal nidvaldese, secondo alla pari di Lucas Pinheiro Braathen: il brasiliano sbaglia nella prima parte, poi tiene e può puntare ad un altro podio qui, dopo la piazza d’onore del 2024.

Lascia invece oltre mezzo secondo per una sbavatura nel finale un gran Thibaut Favrot, che si trovava a 0”38 da Odermatt all’ultimo intermedio e chiuderà 4° a 0”91, puntando comunque a quella che sarebbe la prima top-3 nella specialità per il transalpino, che anticipa di 3 centesimi il vincitore uscente sulla Birds of Prey, Thomas Tumler, e di due decimi il pettorale rosso Stefan Brennsteiner.

Partito per secondo, l’austriaco si incastra in una porta sul muro iniziale, finisce in rotazione e perde un bastoncino, disputando poi tutta la manche in una condizione critica e, a dimostrazione della fiducia totale del salisburghese reduce dal trionfo di Copper, il distacco contenuto a 1”11 è un mezzo miracolo per potersi giocare ancora tutto, vittoria a parte (a meno di clamorosi errori del capoclassifica).

Settima prestazione per un super Fabian Gratz (il tedesco chiude a 1”18 col numero 25), poi Loic Meillard, lontano 1”23 dal compagno di squadra e ancora sottotono, 9° un ottimo Alexis Pinturault col numero 23 a 1”29 e lo stesso vale per Alex Vinatzer, che scende con il 19 ed è solido e stavolta da subito in lotta per il sogno podio, trovandosi a 1”31 e poco più di 4 decimi dalla zona “calda”. Undicesimo, non certo al livello mostrato nei primi due giganti un Marco Schwarz finito a 1”48, poi il belga Maes e il duo norge con Haugan (a 1”53) e McGrath, a 1”65, intervallati da Anguenot e Aerni bravi con numeri già alti, per mettersi davanti a Kranjec, Radamus, Hansson (splendido 19° col n° 54), Verdu, il talentino elvetico Haechler e Vitale.

Oltre 2” per tutti gli altri, a partire dal secondo e terzo azzurro con il pass in tasca per la 2^: si tratta di Pippo Della Vite, che con il 30 si va a prendere una buona qualificazione (prima stagionale) terminando 23° a 2”04, e Giovanni Borsotti a ruota con 2”17, ma con il 29° tempo per il piemontese, 6 centesimi in più di ritardo rispetto al campione del mondo Haaser, appena 26°.

Luca De Aliprandini, invece, è ancora decisamente in ombra: il trentino non sfrutta per nulla il numero 8 e paga 2”32, coi microfoni al traguardo che catturano un “cosa stiamo facendo, è ridicolo”, che dice molto del momento difficile dell’ex vice iridato, alla fine clamorosamente fuori con la 32esima prestazione.

Niente da fare per Hannes Zingerle, uscito dopo un discreto avvio nella gara del suo debutto stagionale, e Giovanni Franzoni (partito subito dopo il badiota con il n° 41), che sul gigante deve lavorare ancora molto e pagherà 3”27 da Odermatt, molto lontano dalla qualificazione.

 

CLASSIFICA 1^ MANCHE GIGANTE MASCHILE BEAVER CREEK

 

Marco Odermatt in 1’08”80

Lucas Pinheiro Braathen + 0”86

Henrik Kristoffersen + 0”86

Thibaut Favrot + 0”91

Thomas Tumler + 0”94

Stefan Brennsteiner + 1”11

7° Fabian Gratz + 1”18

8° Loic Meillard + 1”23

9° Alexis Pinturault + 1”29

10° Alex Vinatzer + 1”31

23° Filippo Della Vite + 2”04

29° Giovanni Borsotti + 2”17

32° Luca De Aliprandini + 2”32

51° Giovanni Franzoni + 3”27

DNF Hannes Zingerle

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Stasera (ore 19.00 italiane) il primo appuntamento sulla Birds of Prey, con traguardo rialzato ma una condizione meteo che dovrebbe essere buona, più dubbi per il super-g (al quale prenderanno parte Schwarz e Meillard, che rinunciano alla discesa). Hintermann rientra dopo quasi due anni subito con l'1, Kilde avrà il 3, Monney con il 6 anticipa Kriechmayr e poi vedremo Odermatt (11) e l'iridato con Allmen (n° 14) prima di Paris e Schieder: otto gli azzurri, Casse pesca il 30, poi Bosca, Innerhofer, Alliod, Molteni e Franzoni.