Maurberger ancora fuori dalla nazionale, dimezza i costi e sogna l'Olimpiade: "Per alcuni sono un fastidio, ma vado avanti"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Maurberger ancora fuori dalla nazionale, dimezza i costi e sogna l'Olimpiade: "Per alcuni sono un fastidio, ma vado avanti"

Lo slalomgigantista della Valle Aurina è pronto a rimettersi in gioco, a 30 anni e per la seconda stagione consecutiva fuori dai quadri azzurri, pur avendo ritrovato la CdM nel corso dell'inverno 2024/25. Le sue parole a SportNews: "Sono stato di nuovo escluso, le decisioni arrivano dai vertici ma alla fine allenandomi con il Global Racing Team è stato più facile di quanto immaginassi".

Simon Maurberger ha stupito tutti, e creato per la verità anche un po’ di imbarazzo (non certo per colpa sua, anzi!), tornando in Coppa del Mondo con il botto nella passata stagione, visto che alla prima gara disputata, lo slalom sulla Gran Risa in Alta Badia, fu subito il primo azzurro in classifica (21° dopo aver strappato il pass con un capolavoro partendo con il pettorale n° 55), nel giorno del naufragio della nazionale di cui il classe 1995 altoatesino non faceva parte.

E non farà parte neppure nell’inverno olimpico, visto che il ragazzone della Valle Aurina è stato escluso per il secondo anno consecutivo dai quadri di casa FISI: ripartito dal Global Racing Team, la struttura alla quale si sono affidati tanti atleti di qualità che, per un motivo o per l’altro, sono finiti ai margini delle rispettive federazioni, Maurberger si è riconquistato le convocazioni per il massimo circuito a suon di risultati in Coppa Europa, anche se poi nei successivi cinque appuntamenti a quello badiota non è riuscito a qualificarsi per le seconde manche.

Ora c’è un sogno olimpico da inseguire, a 30 anni e senza aver ancora disputato i Giochi nell’arco di una carriera che, nel 2020, ha preso una svolta negativa con l’infortunio al ginocchio destro nel corso del parallelo di Chamonix, subito dopo il 5° posto di Schladming, anche se successivamente (nell’annata 2021/22) sono arrivate comunque due top ten tra Campiglio e Kitzbuehel.

Una vacanza primaverile in Canada, poi tanta bicicletta, la prima neve allo Stelvio e ora il blocco di lavoro che proseguirà sui ghiacciai europei, evitando quest’anno la trasferta in Nuova Zelanda; sì, perché la scorsa stagione, la prima da “indipendente”, è costata qualcosa come 50mila euro a Simon, che ha raccontato il suo percorso in una recentissima intervista ai colleghi di “sportnews.bz”.

“Mi sono ritrovato a non fare più parte della nazionale per la prima volta e non sapevo da dove cominciare – le parole dello slalomgigantista – Alla fine, posso dire che questo ultimo anno è stato più facile per me di quanto potessi immaginare. Il ritorno in azzurro? Ci sono state alcune discussioni dopo la stagione, ma in ultima analisi le decisioni vengono prese da certe persone al vertice e sono stato di nuovo escluso. Mi sono reso conto di essere un fastidio per quelle persone, soprattutto quando sono stato il miglior italiano nello slalom in Alta Badia. Ora vado solo per la mia strada”.

Tra sponsor personali e il Gruppo Sportivo dei Carabinieri, Simon ha “trovato tanto supporto, da subito. Il sogno? Certamente quello di partecipare alle Olimpiadi in casa”.

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