Matthias Mayer non sarà al cancelletto di partenza di Soelden

Il ventiseienne campione olimpico di discesa ha deciso di aspettare la fine di novembre per rientrare a tempo pieno nel Circo Bianco, lui che lo scorso dicembre concluse anzitempo la propria stagione per colpa di una bruttissima caduta rimediata nel corso della discesa libera della Val Gardena che gli costò la rottura di due vertebre. 

Mayer che ha rimesso gli sci solamente nel mese di luglio ha comunque tenuto a precisare che il motivo del forfait non è direttamente collegato al suo stato di forma ma frutto di un attento ragionamento compiuto assieme ai tecnici austriaci, "Sto bene non ho alcun tipo di problema fisico anche se magari ogni tanto si presenta qualche dolorino ma questo non mi impedisce di allenarmi a dovere. In Cile abbiamo svolto diversi allenamenti nelle discipline veloci e devo dire che ho avuto ottime risposte."

L'atleta originario della Carinzia spesso ripensa alla rovinosa caduta sulla Saslong, "E' una situazione che ti rimane impressa nella mente e che ci vuole del tempo prima di togliersela completamente. Detto questo non sono uno che ama lamentarsi e soprattutto non sono per nulla spaventato dalla velocità anche se a Lake Louise cercherò di sciare in sicurezza."

Il figlio di Helmut Mayer ha usato parole a favore dell'utilizzo degli airbag all'interno delle tute nonostante gran parte degli addetti ai lavori sostengano che la gravità del suo infortunio sia stata favorita proprio dalla presenza del dispositivo di sicurezza, "In questi mesi ho cercato di trovare una ragione al mio infortunio, ma ancora non sono riusciuto a trovare una vera soluzione. Credo fermamente nell'airbag nel corso degli ultimi anni tale dispositivo ha fatto passi da gigante anche se bisogna continuare a svilupparlo bene per cercare di evitare che si attivi quando non serve."

Dando uno sguardo alla prossima stagione il ventiseienne nativo di Sankt Veit an der Glan ha già pianificato gli impegni fissando alcuni obiettivi, "Il mio obiettivo principale è quello di arrivare a Lake Louise senza intoppi. Cercherò di allenarmi sempre più duramente nelle discipline veloci e le gare nord-americane (Lake Louise e Bever Creek ndr) saranno un importante banco di prova. Ho in mente anche di rientrare in gigante, una disciplina che a mio modo di vedere è molto utile anche per gli specialisti delle prove veloci."