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L'operazione Aderlass prosegue anche per Reichelt, ma le prove contro il velocista austriaco sarebbero deboli

L'operazione Aderlass prosegue anche per Reichelt, ma le prove contro il velocista austriaco sarebbero deboli
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Sci Alpino

L'operazione Aderlass prosegue anche per Reichelt, ma le prove contro il velocista austriaco sarebbero deboli

Un'estate da incubo per uno degli uomini simbolo del circo bianco maschile, ma la posizione del 39enne del Wunderteam pare meno critica.

Si parla dell'operazione Aderlass e di Hannes Reichelt, coinvolto da ormai quasi due mesi nella maxi inchiesta sul doping che dai mondiali di sci nordico dello scorso febbraio a Seefeld, ha tirato in ballo decine di personaggi legati al mondo degli sport invernali ma non solo, come nel caso dei ciclisti Georg Preidler e Stefan Denifl.

Le ultime relative al velocista austriaco, però, porterebbero gli inquirenti, secondo quanto riporta il Kleine Zeitung, ad avere in mano prove abbastanza deboli nei confronti di Reichelt, che si è sempre confessato innocente (e tutti ne riconoscono la correttezza e la volontà di combattere il doping da anni, anche da ex rappresentante degli atleti in FIS, ndr) e ha ingaggiato un esperto in materia per smontare ogni tipo di accusa. L'inchiesta rimane aperta, anche nei confronti del campione del mondo di super-g a Beaver Creek 2015, con il veterano salisburghese che avrà tempo sino a quattro mesi per presentare la propria memoria difensiva e, nel frattempo, sta preparando la nuova stagione avendo deciso di proseguire almeno per un altro anno la propria carriera.

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