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Kristoffersen, ora sei tra i 10 miti con l'oro mondiale in gigante e slalom! La favola di Ginnis e della Grecia

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Sci Alpinocourchevel méribel 2023

Kristoffersen, ora sei tra i 10 miti con l'oro mondiale in gigante e slalom! La favola di Ginnis e della Grecia

La pazzesca rimonta di HK94 sino al titolo che ancora gli mancava: con Ferdinand Hirscher a festeggiare a bordo pista per un oro storico anche per "Van Deer". Ed è impresa allo stesso modo quella del greco, alla prima medaglia a questi livelli: "Non posso crederci".

Una giornata incredibile a Courchevel, con l'Italia che ha festeggiato il bronzo di Alex Vinatzer nello slalom iridato che ha incoronato e portato dritto nella leggenda Henrik Kristoffersen.

Dal 16° sino al 1° posto, per il suo primo oro mondiale tra i pali stretti (nei grandi eventi in assoluto, non avendo mai vinto l'Olimpiade), dopo il bronzo di Cortina, che si abbina al metallo più pregiato conquistato in gigante, 4 anni fa in quel di Are battendo... Marcel Hirscher.

Ed è una vittoria decisamente speciale per il fuoriclasse norge, visto che ha portato il marchio Van Deer, fondato dal suo ex eterno rivale, in cima al mondo per la prima volta, con Ferdinand Hirscher a festeggiare a bordo pista, come faceva col figlio sino al 2019.

E così, HK94 ha raggiunto proprio il suo “capo” Hirscher, nella decina di miti che ci sono riusciti, vincendo il titolo mondiale sia in slalom che in gigante. “Ora ho il titolo iridato in entrambe le discipline tecniche, è un grandissimo orgoglio – le parole di Henrik riportate da “VG” - Non è una cosa facile, così come oggi non era facile gareggiare su questa pista, con un livello del genere. Dopo la prima manche avevo detto che era necessario cambiare sciata e trovare una confidenza totalmente diversa per poter rimontare.

Ci sono riuscito, mai però avrei pensato che sarebbe bastato per vincere addirittura l'oro”.

E' successo di tutto, dagli errori di Braathen (su tutti, visto che “Pinheiro” probabilmente sarebbe andato a vincere) e Feller, a quelli di Noel e Strasser, ma chi è stato il più solido sulle due manches è la vera sorpresa di giornata, il fenomenale AJ Ginnis che già a Chamonix era stato capace di salire sul podio di Coppa del Mondo, per la prima volta della Grecia.

Ebbene, oggi il classe '94 con origini statunitensi ha scritto una pagina ancora più importante, visto che si tratta della prima medaglia a livello iridato per il suo paese in qualsiasi disciplina invernale. “Non posso davvero crederci, ma è anche vero che mi sentivo in totale e fiducia e consapevole di poter fare una bella gara – l'analisi di AJ nel post gara, lui che è arrivato a questi livelli troppo tardi rispetto al suo talento a causa dei mille infortuni alle ginocchia – Nella seconda non ho pensato troppo, oggi non si poteva proprio fare se volevi salire sul podio”.

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