Forza Matteo: le parole di Garrone, presidente dello Sci Club Sestriere. "Dobbiamo fare molto di più per la sicurezza"

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Forza Matteo: le parole di Garrone, presidente dello Sci Club Sestriere. "Dobbiamo fare molto di più per la sicurezza"

Mentre Matteo Franzoso versa in gravissime condizioni in Cile, il presidente del sodalizio dove il velocista genovese è cresciuto sin da piccolo lancia un monito. "Dalle istituzioni alle federazioni, è necessario stabilire nuove regole vista l'evoluzione del nostro sport. Cosi non si può continuare".

Matteo Franzoso è davvero nel cuore di tutti, una luce nel cuore della nazionale azzurra di velocità e quella luce ha iniziato a brillare sulle piste della Via Lattea, lui genovese di nascita cresciuto a pane e neve grazie anche allo Sci Club Sestriere.

Una realtà, presieduta sin dal 2004 da Alessandro Garrone, che ora vive come i compagni di squadra, i tecnici e gli appassionati, ore di angoscia per le condizioni del classe 1999 ligure, caduto in allenamento a La Parva sabato scorso e in coma farmacologico a Santiago del Cile.

“In poco tempo dobbiamo contare tre incidenti, il mondo dello sport e delle Istituzioni deve intervenire – le parole del presidente Garrone in una nota stampa emessa quest’oggi - Ad ottobre 2024 Matilde Lorenzi, 20 anni, muore per una caduta in allenamento in Val Senales, a marzo 2025 Marco Degli Uomini, 18 anni, muore per una caduta in allenamento sullo Zoncolan, oggi Matteo Franzoso versa in gravissime condizioni per una caduta in allenamento in Cile. Giovani che hanno sacrificato anni per uno sport considerato sino ad ora sano, aggregante, formativo e che deve rimanere tale.

Ma come per tutti gli sport in cui la tecnica, i materiali, le prestazioni si evolvono e tendono all’estremo, anche le regole, i dispositivi per la sicurezza, le protezioni delle piste ed i controlli devono adeguarsi, per salvaguardare la salute e la vita degli atleti. Le istituzioni, le federazioni nazionali e internazionali, le associazioni, i produttori di sci e materiali di sicurezza, tutti devono sentire forte la responsabilità verso la salute e la vita degli atleti ed agire con rapidità e determinazione affinché lo sci possa continuare ad essere uno sport emozionante, spettacolare, ma con in livello di rischio consono alla disciplina.

Le regole sulla sicurezza delle piste devono essere riviste ed adeguate a velocità sempre maggiori che vengono raggiunte soprattutto nelle discipline veloci. Tutte le piste, anche quelle d’allenamento che non possono essere considerate di seconda categoria rispetto alle piste di gara. Le regole sui materiali e sui dispositivi di sicurezza da indossare devono anch’esse evolversi e diventare sempre più stringenti.

I tracciati di allenamento e di gara devono essere fatti tenendo prioritariamente conto dei rischi di incidente, piuttosto che della spettacolarità del passaggio. La salute e la vita degli atleti deve prevalere sulla logica economica e di marketing, altrimenti si rischia che questo bellissimo sport muoia per mancanza di giovani attratti da questa disciplina, già di per se dura e molto costosa. Tante realtà stanno spingendo affinchè avvenga tale cambiamento, fra le tante la Fondazione Matilde Lorenzi che con forza e determinazione porta avanti azioni di miglioramento della sicurezza.

L’iniziativa dei singoli è fondamentale ma a questo punto non basta, è necessaria una forte presa di coscienza da parte di tutti che così non si può continuare, che le regole vanno cambiate senza più aspettare il prossimo incidente. E’ necessario un intervento immediato e chiedo con forza che tutte le Istituzioni facciano la loro parte”.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SU MATTEO FRANZOSO A DUE GIORNI DALL'INCIDENTE

 

LA RICOSTRUZIONE DI QUANTO ACCADUTO A LA PARVA

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