Addio a sorpresa per l'Italsci maschile: lascia il capo dei gigantisti Roberto Saracco

Addio a sorpresa per l'Italsci maschile: lascia Roberto Saracco, a capo dei gigantisti dal 2018
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Addio a sorpresa per l'Italsci maschile: lascia il capo dei gigantisti Roberto Saracco

Come riporta Ninna Quario su "Sciare", il tecnico cuneese abbandona per motivi familiari. E' l'ennesimo cambio alla guida di un gruppo che stava crescendo.

Era già stato confermato nei quadri federali una volta annunciate le nazionali azzurre, poi è cambiato tutto.

Roberto Saracco lascia il suo gruppo, quello dei gigantisti di cui aveva preso il timone nell'estate 2019, ereditando il ruolo di Alessandro Serra per provare a rilanciare una squadra che ha cambiato guida tecnica continuamente nelle ultime stagioni, anche e soprattutto a causa dei mancati risultati (l'ultimo podio risale al 3° posto di Florian Eisath in Alta Badia nel dicembre 2016).

Non in questo caso, visto che l'esperto allenatore cuneese aveva riportato a galla De Aliprandini e galla, pur senza ottenere un piazzamento in top 3; basti pensare alla prima manche del gigante di Adelboden, con l'uno-due del trentino e di Giovanni Borsotti, ma la scelta è semplicemente di natura familiare, come ha confermato il diretto interessato alla collega Ninna Quario. Saracco vuole stare vicino alla figlia Carlotta, classe '99 che tra l'altro dovrà ripartire da una situazione non semplice, trovandosi fuori dai gruppi nazionali, e al giovanissimo Edoardo (2003) capace di cogliere il bronzo nello slalom dei Giochi Olimpici invernali giovanili dello scorso gennaio a Losanna.

Ora cosa farà Roberto Lorenzi, il direttore tecnico delle squadre di gigante e slalom? Bisogna scegliere un successore e farlo alla svelta, visto che tra pochi giorni già si comincerà a fare sul serio sulle nevi dello Stelvio...

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Prima manche in Val d'Isère (condizioni meteo ideali), per il quarto gigante maschile di Coppa del Mondo che vede l'asso elvetico andare alla ricerca di nuovi record e della 50esima perla come Alberto Tomba. Tumler inaugura la sfida ad una delle piste più toste del circuito, Vinatzer e De Aliprandini al cancelletto con il 13 e il 15, poi gli altri quattro azzurri.