Le due giornate romane di Fede: visite mediche al CONI e "ora devo provare a sciare veloce in un tracciato"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Le due giornate romane di Fede: visite mediche al CONI e "ora devo provare a sciare veloce in un tracciato"

Federica Brignone sta cercando di completare un recupero miracoloso verso i Giochi: dalla consegna del tricolore per il ruolo di portabandiera al riconoscimento del C.S. Carabinieri per l'avanzamento a maresciallo, la fuoriclasse di La Salle ha fatto il punto verso i primi veri allenamenti che la attendono. Lì capirà quanto sarà vicino il rientro agonistico: "Portare la bandiera alla cerimonia d'apertura a Cortina sarà l'emozione più grande, sto bene e ho provato anche gli sci da gara, ma ora cambiano le cose".

Due giornate romane, per avvicinarsi alla sua quinta partecipazione olimpica, che in ogni caso sarà speciale essendo stata insignita del ruolo di portabandiera.

Federica Brignone vuole però essere competitiva, nelle gare a cinque cerchi di scena per il settore femminile a Cortina, dove nella scorsa magica stagione ha vinto per la prima volta (mai era salita sul podio sull’Olympia delle Tofane) con un super-g impressionante per battere Lara Gut-Behrami.

Tra lunedì e martedì, la detentrice della Coppa del Mondo ha vissuto nella capitale vari momenti, in primis il ricevimento al Quirinale per la consegna, da parte del Presidente Sergio Mattarella, del tricolore che porterà a Cortina nella serata del 6 febbraio 2026 assieme ad Amos Mosaner (a Milano toccherà ad Arianna Fontana e Federico Pellegrino) alla cerimonia d’apertura.

Poi, nella sala di rappresentanza della “caserma Salvo d’Acquisto” a Roma, la cerimonia del giuramento per l’avanzamento al grado di Maresciallo (già annunciata la scorsa estate) in seno al Centro Sportivo dei Carabinieri, alla presenza del Comandante del C.S. Carabinieri, il Colonnello Andrea Desideri e del Presidente del CONI, Luciano Bonfiglio, oltre che del Presidente federale. Infine, le visite mediche come tutti gli atleti probabili in chiave olimpica, facendo tappa all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, al centro Giulio Onesti.

“Mi sento bene, ho voglia di iniziare ad allenarmi veramente sugli sci – le parole di Fede tramite l’ufficio stampa del Comitato Olimpico nazionale – Ora voglio provare a vedere come va in un tracciato; stiamo andando per gradi, c’è poco tempo ma sono abbastanza positiva e le sensazioni sugli sci sono state sinora abbastanza buone, ho provato anche quelli da gara ma è chiaro che devo misurarmi in ogni aspetto e un conto è sciare, un altro sciare per andare veloce in un tracciato e in un certo tipo di condizioni.

Tutte queste cose non le ho ancora fatte. Milano Cortina 2026 sarà la mia quinta Olimpiade, pertanto è la quinta volta che svolgo le visite del Protocollo e sono contenta perché qui riusciamo a fare in una sola giornata tante visite che non faccio mai. È una grande occasione che mi fa piacere sfruttare”.

L’emozione per aver ricevuto il tricolore dalle mani del Presidente Mattarella sarà ancora più impattante tra un mese e mezzo sfilando in rappresentanza del Paese: “Ho realizzato uno dei sogni della mia carriera, essere scelta come portabandiera per la mia nazione è qualcosa di speciale, un privilegio. Portare la bandiera alla cerimonia di apertura sarà l’emozione più grande”.

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