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Per Livio Magoni comincia l'avventura con Meta Hrovat: "Potenziale anche in slalom, da giugno allo Stelvio"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Per Livio Magoni comincia l'avventura con Meta Hrovat: "Potenziale anche in slalom, da giugno allo Stelvio"

A Lubiana, la federsci slovena ha annunciato le scelte per la stagione 2021/22. Nel team femminile ecco l'allenatore bergamasco, che seguirà in particolare la slalomgigantista già quattro volte a podio in CdM. Abbiamo parlato con lui delle prospettive di Meta ("anche in super-g, ma lì ci vorrà tempo) e del nuovo progetto del "Magoni International Ski Team" che nascerà presto...

Mancava solo l'ufficialità e ora si può dire che Livio Magoni farà parte dello staff tecnico della nazionale femminile di casa Slovenia, almeno per la stagione olimpica 2021/22 e dando così via ad una nuova avventura dopo l'addio maturato con Petra Vlhova, portata ad alzare al cielo di Lenzerheide la Coppa del Mondo assoluta lo scorso mese di marzo.

La nuova mission del tecnico bergamasco, che collaborerà con gli altri allenatori e skiman al seguito di Ana Bucik, Tina Robnik e Andreja Slokar, sarà quella di seguire principalmente il percorso di Meta Hrovat. A Magoni è stata affidata la stellina più luminosa del movimento sloveno: 23 anni, già quattro volte a podio in Coppa del Mondo (sempre in gigante e sempre concludendo al 3° posto), ma con un potenziale ancora da esprimere al 100%. La slalomgigantista di Podkoren, proprio il villaggio che dà il nome alla pista regina di Kranjska Gora (dove non a caso Meta ha conquistato due dei suoi quattro podi nel massimo circuito), è reduce da un'annata ricca di alti e bassi, ma conclusa con il bel terzo posto nel gigante delle finali di Lenzerheide.

Abbiamo parlato delle prospettive di Hrovat e di un progetto interessantissimo che Magoni lancerà nelle prossime settimane, proprio con il diretto interessato che già scalpita per cominciare ufficialmente a lavorare con il team sloveno. “Sono felice di scoprire un'atleta come Meta, ho parlato molto con lei in questi giorni – ci dice l'allenatore di Selvino – C'è tanto potenziale sotto molti punti di vista, anche sul piano mentale visto che nella sua crescita ha dovuto superare momenti non facili, compreso il grave incidente alla caviglia.

Gigante o slalom? Ovviamente nel primo caso ha già ottenuto quattro podi in coppa, ma ricordiamoci che tra i pali stretti è stata campionessa del mondo junior (due volte, a Davos 2018 e in Val di Fassa l'anno successivo, ndr), anche se ora è 48esima nella WCSL e dovrà partire fuori dalle 30.

Ci lavoreremo, anche se in slalom la ricostruzione non sarà semplicissima. Abbiamo un piccolo team, con il sottoscritto e lo skiman che la segue da anni in casa Salomon, ma avrò un bel supporto dalla Federazione e la possibilità di allenarci sia a livello individuale, che nei raduni di squadra con le altre ragazze. Dal 1° giugno avrò il via libera e saremo subito allo Stelvio. Il super-g? Lo proveremo, ma solo più avanti e servirà tempo per mettere dentro un'altra disciplina”.

L'accordo è su base annuale, “anche se la federazione mi aveva già parlato del prossimo ciclo olimpico. Preferisco fare un passo alla volta, la certezza è quella di avere partners affidabili, come Ortholab Sport, Enervit e Human Tecar, ma anche le strutture di Ladurns e del Monte Cavallo”.

E proprio facendo base a Vipiteno, con gli allenamenti sulle piste di riferimento di quella zona, Livio Magoni farà partire nelle prossime settimane il progetto “Magoni International Ski Team”. Di cosa si tratta? “Daremo la possibilità di fare crescere giovani e atleti fuori dai quadri delle rispettive federazioni, è un'idea alla quale lavoravo da tempo e la voglio curare con grande attenzione. Avremo palestra, piscine, un fisio dedicato, tutto ciò che serve per creare una scuola di qualità”.

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