Marta Bassino si racconta a Varese: "Slalom? Non lo sento mio, proseguirò con gigante e velocità"

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Marta Bassino si racconta a Varese: "Slalom? Non lo sento mio, proseguirò con gigante e velocità"

La campionessa del mondo di super-g è stata intervistata dal collega Massimiliano Ambesi, nell'ambito del "Premio Chiara" assegnato ad una stella che lo sci azzurro potrà godersi ancora per un bel po'...

Un evento con tanta partecipazione di pubblico, per la prima volta di Marta Bassino a Varese.

In attesa di tornare sugli sci tra qualche settimana, la campionessa cuneese è stata ospite, nella serata di giovedì, dell'appuntamento con il “Premio Chiara”, assegnato a Marta dall'associazione Amici Piero Chiara. Alla Sala Napoleonica delle Ville Ponti, le emozioni sono state parecchie per raccontare tutta la parabola sportiva della due volte iridata, dalle prime volte sugli sci (con la proiezione di immagini inedite) sino ai trionfi degli ultimi anni, con la Coppa del Mondo di gigante e, appunto, i due ori mondiali di Cortina (parallelo) e Méribel, con il capolavoro in super-g dello scorso 8 febbraio.

La voce di Eurosport delle discipline invernali, Massimiliano Ambesi, ha intervistato “Bax” portandola a raccontare alcuni degli aspetti più interessanti di questo viaggio, partendo proprio da quella naturalezza sugli sci evidente a tutti e nata da... subito. “Nel 1998 avevo appena 2 anni, ho cominciato davvero presto e sono dell'idea che prima impari le cose, poi diventa tutto un po' più facile. Quando ho gli sci ai piedi, lì mi sento davvero a mio agio”, il racconto di Marta.

La stagione 2020/21 è stata quella della consacrazione; è vero, Bassino aveva vinto per la prima volta in CdM il 30 novembre 2019 nel gigante di Killington, ma la serie di quell'inverno, con quattro successi dall'opening di Soelden alla doppietta di Kranjska Gora, passando per il sigillo di Courchevel, l'ha portata in un'altra dimensione, sino ad alzare la sua prima sfera di cristallo e, il mese prima, mettersi al collo la medaglia d'oro mondiale di Cortina. Anche se in parallelo e non nel “suo” gigante... “Tenevo tanto a quella gara, non è andata come volevo, ma se penso all'inverno 2020/21, il ricordo particolare si lega alle due vittorie di Kranjska Gora.

Sono state giornate molto intense, anche per questo scoppiai in lacrime dopo il bis, perchè era uscito tutto... assieme, avendo dovuto contenere le emozioni dopo la prima gara, ben sapendo che ce ne sarebbe stata un'altra”.

Se Marta, come ha giustamente sottolineato Ambesi, unisce tutti gli appassionati per l'indiscutibile classe e anche la discrezione che la caratterizza, anti personaggio per eccellenza, si può definire “divisiva” per un aspetto legato alle scelte tecniche, visto che da una parte si dice che dovrebbe puntare anche allo slalom per provarci in chiave Coppa del Mondo generale, dall'altra invece proprio la velocità può legarsi meglio alla disciplina che rimarrà sempre la sua preferita, il gigante.

Per la 27enne di Borgo San Dalmazzo, le idee sono chiarissime in tal senso: “Slalom? Lo sento meno mio, ho sempre fatto più fatica e per andare forte in quella disciplina, dovrei fare quasi esclusivamente pali stretti e... andrei fuori di testa!

La velocità, invece, mi piace e vedo che posso migliorare: proseguirò su questa strada”.

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