Le ultime su Brignone sono buone, il dottor Panzeri annuncia: "Possiamo escludere l'intervento al crociato"

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Sci Alpinola campionessa azzurra

Le ultime su Brignone sono buone, il dottor Panzeri annuncia: "Possiamo escludere l'intervento al crociato"

Nella conferenza stampa organizzata oggi al J Medical di Torino, il presidente della Commissione Medica FISI ha allontanato l'ipotesi dell'operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro per Federica, a due mesi dal crac ai campionati italiani. La stella azzurra: "Non posso sapere se ci sarò per Milano Cortina, sugli sci solo quando avrò recuperato pienamente".

Buone notizie, le ultime che arrivano dall’universo legato a Federica Brignone e al suo infortunio, avvenuto esattamente due mesi fa, sulle nevi dell’Alpe Lusia nel gigante tricolore.

A mezzogiorno è cominciata la conferenza stampa di aggiornamento sulle condizioni della vincitrice della Coppa del Mondo, accompagnata nel cuore del J Medical, il centro della Juventus dove Fede sta lavorando durissimo da settimane, dal dottor Andrea Panzeri, il numero 1 della commissione medica federale che l’ha operata alla clinica La Madonnina di Milano quella sera del 3 aprile, dal dottor Luca Stefanini e dal responsabile dei fisioterapisti nella struttura torinese, Federico Bristot.

Il dott. Panzeri ha subito spiegato che, in merito alle condizioni del ginocchio sinistro distrutto nell’impatto in quella maledetta 2^ manche, “la situazione è buona e il legamento crociato non ci dà preoccupazione. Sì, ad oggi possiamo escludere un intervento.

Ci sono anche altri legamenti interessati che abbiamo suturato, è chiaro che Federica ha subito una lesione importante, ma non opereremo. Adesso inizia il prossimo step".

Federica ha raccontato così questa fase del recupero: “Sono due mesi passati davvero velocemente, tantissimo tempo qui dentro al J Medical e al tempo stesso mi sembra di aver appena iniziato. Ho voglia di lavorare ancora più sodo e riprendere a camminare il prima possibile, quello che mi manca è proprio l’indipendenza.

I Giochi Olimpici? Ai tifosi mi piacerebbe dire che sarò sicuramente a Milano Cortina 2026, ma non lo so e prima di tutto devo recuperare per la mia salute e poi per lo sci e le gare, naturalmente esse rappresentano una grandissima motivazione.

E’ vero che c’è tempo, ma stringe pure e finchè non appoggerò il peso sul piede è difficile dire quando potrò tornare sulla neve; tornerò quando starò bene, non posso farlo su una gamba sola”.

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