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La risalita di Asja Zenere: "L'infortunio pre-Covid 19, il matrimonio rimandato, ma ora vedo la luce"

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La risalita di Asja Zenere: "L'infortunio pre-Covid 19, il matrimonio rimandato, ma ora vedo la luce"

La vicentina ora di stanza in Valsassina è uno dei talenti più attesi. Nel gigante di Andalo in Coppa Europa si è fermato tutto, proprio sul più bello, ma "la Coppa del Mondo è più vicina": l'ha intervistata Gianmario Bonzi per "Il Giorno".

Asja Zenere sa cosa voglia dire soffrire, d'altronde c'è già passata nel corso della sua ancor giovane carriera.

Certo, lo stop improvviso che l'ha colpita lo scorso 15 dicembre, quando stava andando a prendersi la sua prima vittoria di alto livello, nel secondo gigante di Coppa Europa sulle nevi di Andalo (dopo i primi due podi della carriera nel circuito continentale in un avvio di stagione super), è stata una botta pesantissima per la classe '96 vicentina, che da Enego si è trasferita a Barzio, in Valsassina, per questioni di cuore e con lo Sci Club Lecco che ora la supporta per gli allenamenti.

Parliamo di una delle atlete potenzialmente più interessanti del panorama azzurro, tanto che pochi giorni dopo quel maledetto giorno in Trentino, avrebbe fatto il suo esordio in Coppa del Mondo nel gigante di Courchevel; l'impatto con il palo e la caduta successiva hanno significato per Zenere crac al ginocchio destro, praticamente distrutto e ricostruito da un luminare in materia qual è il prof Mariani, che l'ha operata a Villa Stuart.

A luglio, Asja dovrebbe poter rimettere gli sci, anche se il primo raduno con il suo gruppo, quello di Coppa Europa, arriverà solo più avanti: “Spesso all'inizio ho sognato quel giorno, quella gara e quel dolore che ho sentito – ha confessato Zenere a Gianmario Bonzi – Cerco sempre il lato positivo per ricominciare e ho quindi pensato che è meglio sia capitato nel mio momento migliore, anziché in una fase di crisi o fatica perchè sarebbe stata più dura risalire. La Coppa del Mondo, nonostante l'infortunio, ora la vedo più vicina”.

Giardiniera e pittrice per passione, la 23enne vicentina ha dovuto convivere con il Covid-19 per... due motivi: “Nel primo periodo non ho potuto fare fisioterapia e il ginocchio si è infiammato, visto che la preparazione atletica era già cominciata. Ora va meglio, mentre il matrimonio che era previsto per il 19 giugno è stato rinviato”. Come il suo approdo nella coppa dei sogni, ma è solo questione di tempo.

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