Questo sito contribuisce alla audience de

Il week-end nero di Goggia, le perle di Marsaglia e Delago, la solidità di Brignone: cosa ci lascia l'Italjet rosa

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Il week-end nero di Goggia, le perle di Marsaglia e Delago, la solidità di Brignone: cosa ci lascia l'Italjet rosa

Bilancio delle tre gare di Lake Louise che hanno aperto la stagione della velocità: l'olimpionica, tra Sankt Moritz e Val d'Isère, è chiamata subito al riscatto.

Se Dominik Paris è stato l'unico azzurro a portare podi (due secondi posti) a casa nel bilancio della nazionale maschile, per quanto riguarda le prime sette gare di Coppa del Mondo, in ambito femminile l'Italia può certamente sorridere in maniera ben più convincente per la qualità delle punte a disposizione in varie discipline.

Quattro azzurre hanno già raccolto una top 3 a testa (e in tre specialità diverse), con Bassino vincitrice in gigante a Killington, Brignone seconda nella stessa gara e la coppia formata da Francesca Marsaglia e Nicol Delago, capaci di cogliere rispettivamente un terzo posto in discesa e un secondo in super-g nelle ultime due gare di Lake Louise.

Non rimarranno acuti isolati, quelli della piemontese d'adozione e della gardenese che, anche se con caratteristiche completamente differenti, hanno la qualità per giocarsela almeno su due discipline (difficile per Marsaglia lottare in zona top five in una specialità ricchissima come il gigante). La solidità di Federica Brignone è una delle maggiori garanzie per il gruppo di Gianluca Rulfi, basti pensare che la valdostana è già la miglior azzurra nella overall (sesta con 161 punti) e ha raccolto punti pesanti tra super-g e gigante, senza partecipare alle discese di Lake Louise e con il grande rimpianto legato allo slalom di Killington.

Se il rientro di Elena Curtoni, dopo l'ennesimo infortunio, è stato più che positivo con due 18esimi posti in discesa e il 16° in super-g, dove Nadia Delago ha raccolto 4 punticini nel suo lungo percorso di crescita, la nota negativa del lungo week-end nell'Alberta risponde al nome di Sofia Goggia.

Dall'olimpionica di discesa, è inutile negarlo, ci si aspettava ben di più del 6° e 12° posto racimolati nelle due discese, prima dell'uscita in un super-g nel quale c'era spazio, eccome, per piazzarsi alle spalle di Viktoria Rebensburg e portare a casa un podio che avrebbe dato grande fiducia. E' vero, forse la “Men's Olympic” non è la pista preferita dalla 27enne bergamasca, che in Canada non gareggiò lo scorso anno causa infortunio, nel dicembre 2017 colse un sesto e due noni posti, mentre nell'annata magica dei 13 podi (2016/17) ottenne comunque un secondo posto in discesa e un terzo in super.g.

La condizione c'è, come ha dimostrato la prestazione in gigante a Killington, ora serve ritrovare il feeling con la velocità a partire dal super-g di sabato prossimo a Sankt Moritz, visto che per giocarsi le sfere di cristallo nelle due specialità è necessario non perdere ulteriore terreno nelle gare di dicembre (il 21 ci sarà poi la discesa di Val d'Isère), anche se tutto si deciderà da fine gennaio in avanti. Mercoledì Sofia sarà già in Engadina, dopo il rientro odierno da Calgary dove è rimasta... la valigia.

No, non è stata esattamente la trasferta ideale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
65
Consensi sui social