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Gisin e un capitolo di storia per la Svizzera dello slalom: "Incredibile, proprio qui a Semmering"

Gisin e un capitolo di storia per la Svizzera dello slalom: '
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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Gisin e un capitolo di storia per la Svizzera dello slalom: "Incredibile, proprio qui a Semmering"

Michelle ha interrotto un digiuno nella specialità di quasi 19 anni, nel luogo in cui esordì esattamente 8 anni fa in Coppa del Mondo. "Non ci credo, ma abbiamo lavorato tanto per questo".

Una serie di incroci e ricorrenze da far venire i brividi, così come una seconda manche corsa tutta all'attacco, per strappare dalle mani di Katharina Liensberger quello che sarebbe stato il primo successo della carriera per il talento austriaco.

No, questa volta toccava a Michelle Gisin urlare per la prima volta al cielo, da vincitrice di una gara di Coppa del Mondo a 27 anni: lo slalom di Semmering consacra finalmente il talento della nativa di Engelberg, lei sorella di Dominique campionessa olimpica di discesa e di quel Marc al quale ha certamente pensato subito, lui che si è ritirato poche settimane fa dall'agonismo dopo due anni di calvario in seguito a quella terribile caduta in Val Gardena.

Una vittoria pazzesca quella di Michelle (fidanzata da anni con l'azzurro Luca De Aliprandini, con il quale ha messo su casa a Riva del Garda), a quasi 19 anni dall'ultimo sigillo di una slalomista svizzera nella disciplina, ovvero Marlies Oester a Berchtesgaden nel gennaio 2002. Dopo nove podi (con 5 secondi e 4 terzi posti, di cui due piazzamenti da top 3 in slalom), la campionessa olimpica di combinata si è sbloccata anche in Coppa del Mondo, su una pista dal significato particolare per lei.

Sì, perchè Gisin ha esordito nel massimo circuito proprio nello slalom di Semmering del 29 dicembre 2012, esattamente 8 anni fa qualificandosi pure per la 2^ manche (dove uscì di scena): “E' incredibile, ma abbiamo davvero lavorato tanto per arrivare a questo obiettivo – ha raccontato a Giulia Candiago in casa FIS – E' stata la giornata perfetta, sin dalla prima manche mi sono sentita bene sugli sci.

La seconda è stata un po' folle (su tracciatura svizzera, tra l'altro decisamente interessante a differenza della prima disegnata dal tecnico sloveno), ma volevo provarci per vincere. E finalmente ce l'ho fatta”.

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