Addio Olimpiadi per Marta Bassino, il dottor Panzeri dopo l'intervento: "Servirebbe un miracolo, almeno 4 mesi di stop"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Addio Olimpiadi per Marta Bassino, il dottor Panzeri dopo l'intervento: "Servirebbe un miracolo, almeno 4 mesi di stop"

In nottata, alla clinica La Madonnina di Milano, è terminata l'operazione al ginocchio sinistro (stabilizzando e riducendo la frattura al piatto tibiale laterale e reinserendo il collaterale) della campionessa cuneese: le parole del presidente della commissione medica FISI non lasciano scampo.

Un verdetto amarissimo, che chiude a Marta Bassino le porte del sogno olimpico da vivere in casa.

Dopo l’incidente di mercoledì mattina in Val Senales, già nella serata di ieri si è intervenuti, alla clinica La Madonnina di Milano, sul piatto tibiale laterale del ginocchio sinistro danneggiato nella caduta sulla “Leo Gurschler”, con il presidente della commissione medica FISI, il dottor Andrea Panzeri, che ha operato Marta assieme ai colleghi, il dottor Riccardo Accetta e il dottor Gabriele Thiebat.

“Servirebbe un miracolo”, ha detto a Rai Sport il dott. Panzeri riferendosi alle chances di vedere la cuneese in pista a Cortina per i Giochi. Ridotta e sintetizzata la frattura, reinserendo il legamento collaterale mediale (era danneggiata anche la capsula), i tempi parlano almeno di 4 mesi senza sci, con la possibilità che si arrivi fino a 6. “L’intervento è andato bene, in mattinata Marta comincerà la prima fase della riabilitazione improntata sul recupero del muscolo, il controllo del dolore e il recupero dei primi gradi di movimento del ginocchio – le parole del responsabile medico tramite l’ufficio stampa FISI – Per circa un mese dovrà restare in scarico senza appoggiare il piede, poi vedremo gli step successivi. Le Olimpiadi? Mi sento di dire che la sua partecipazione è sicuramente a rischio perché non penso possa mettere gli sci prima di 4-6 mesi, nell’essere ottimista possiamo pensare a 3-4 mesi, ma dovremo vedere come andrà la riabilitazione e la guarigione dell’osso”.

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