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Elizaveta Tuktamysheva trionfa nel Nebelhorn Trophy

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Figure skating - Nebelhorn Trophy 2014

Elizaveta Tuktamysheva trionfa nel Nebelhorn Trophy

Elizaveta Tuktamysheva (192,65) ha vinto in rimonta la quarantaseiesima edizione del Nebelhorn Trophy di Oberstdorf tornando ad esprimersi dopo lungo tempo su buoni livelli di competitività.

L’allieva di Alexei Mishin, seconda al termine del primo segmento di gara, si è imposta con ampio margine nel programma libero facendo valere rispetto alle dirette avversarie la superiorità nella tecnica di salto e una maggiore capacità di rimediare agli imprevisti improvvisando magistralmente in corsa. Partita con l’intenzione di eseguire due doppi axel e sette salti tripli, si è, infatti, trovata fin da subito con i piani scombinati a causa dell’impossibilità di attaccare al primo triplo lutz il triplo toeloop previsto e per via di un flip completato solamente doppio anziché triplo. Tuttavia, esibendo quell’ingegno che le era mancato nella prima tappa della Coppa di Russia, è stata capace di stravolgere buona parte del progetto di gara inventandosi sul momento una sorta di piano di riserva, che potrebbe anche tornare utile in futuro.  A conti fatti, Tuktamysheva è riuscita a ben completare due doppi axel e sei salti tripli, compresi due lutz, ma, soprattutto, non ha perso la lucidità per eseguire al meglio sia la sequenza di passi che gli elementi di trottola, storicamente non certo la specialità della casa.

La diciassettenne di stanza a San Pietroburgo, grazie al risultato ottenuto ad Oberstdorf, ha migliorato il proprio primato personale, ha stabilito il nuovo record stagionale ed è diventata la diciannovesima atleta nella storia a valicare i 190 punti.

A completare il trionfo per la Russia, è arrivato il posto d’onore della veterana Alena Leonova (186,71), sempre che così possa essere definita una pattinatrice di ventitré anni. La nuova allieva di Evgeni Rukavitsin, rinomato tecnico di San Pietroburgo, è riuscita a sua volta a migliorare il primato personale di gara, presentando piacevoli novità rispetto al passato. Non possono, infatti, passare inosservati il tentativo di eseguire la combinazione triplo flip /triplo toeloop e, in particolare, il filo di ingresso del triplo lutz, ancora non così marcatamente esterno, ma neanche interno come un tempo. Nel libero odierno, Leonova ha completato due doppi axel e cinque salti tripli, lasciando sul piatto punti pesanti per via dell’atterraggio su due piedi del triplo toeloop, peraltro sotto-ruotato, che avrebbe dovuto chiudere la combinazione con il triplo flip.

La statunitense Gracie Gold (182,31), favorita della vigilia, è stata preceduta dalle attuali seconde linee russe, complice una condizione fisica non ancora adeguata e un triplo lutz troppo spesso venuto meno. La diciannovenne allenata da Frank Carroll e coreografata da Lori Nichol ha comunque ottenuto il migliore riscontro complessivo sulle componenti del programma ed ha completato due doppi axel e cinque salti tripli. Tuttavia, rispetto alla vincitrice, non ha avuto la forza e probabilmente il coraggio di cambiare spartito in corsa per provare a rimediare agli errori commessi. La conseguenza è stata quella di sacrificare una combinazione e, soprattutto, di lasciare per strada un triplo toeloop, che, più facile a dirsi che a farsi, avrebbe potuto "accompagnare" il secondo doppio axel.

In quarta posizione, si è attestata l’australiana di scuola statunitense Broklee Han (149,69), apparsa in evidente crescita rispetto alla balbettante uscita nello US Figure Skating Classic. A seguire, si sono piazzate la statunitense Mariah Bell (148,48), oggi alle prese con un piano di gara al momento troppo ambizioso, la finlandese Julia Turkkila (137,35), naufragata nel programma libero dopo un corto di buon livello, e la canadese Veronik Mallet (132,10), completamene abbandonata dal flip, suo punto di forza, e principale delusione della gara.

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