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Mondiali Shanghai - Elizaveta Tuktamysheva vince per dispersione il titolo iridato

Mondiali Shanghai - Elizaveta Tuktamysheva vince per dispersione il titolo iridato
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Figure skating - World Championships 2015

Mondiali Shanghai - Elizaveta Tuktamysheva vince per dispersione il titolo iridato

Elizaveta Tuktamysheva ha vinto per manifesta superiorità il primo Campionato Mondiale della carriera riportando in patria un titolo che mancava dal lontano 2005, quando Irina Slutskaja si impose a Mosca.

Sul ghiaccio dell'Oriental Sports Center di Shanghai, dove ad ottobre aveva vinto nella terza tappa del Grand Prix, la diciottenne di stanza a San Pietroburgo ha avuto la meglio sulla concorrenza in entrambi i segmenti di gara, facendo sistematicamente segnare il migliore punteggio tecnico e la valutazione più elevata su ciascuna voce delle componenti del programma. A conti fatti, dopo la sconfitta patita da Elena Radionova a Skate America, Tuktamysheva ha inanellato una lunga serie di successi trionfando nella classifica generale dell'ISU Challenger Series, nella finale del Grand Prix e nei Campionati europei. L'unica macchia in una stagione da incorniciare è stata rappresentata dalla sconfitta nei Nazionali di Sochi, arrivata ancora per mano di Radionova.

Nel programma libero, l'allieva di Alexei Mishin ha rinuciato al rischioso triplo axel, ma ha comuque completato due doppi axel e sette salti tripli, compresi due lutz. Le uniche sbavature degne di nota hanno riguardato le combinazioni triplo lutz/doppio toeloop/doppio rittberger e triplo toeloop/triplo toeloop. Tuttavia, in ambedue i casi è emersa una condizione di eccellenza in quanto dopo un giretto di troppo sull'atterraggio del primo salto, Tuktamysheva è stata comunque capace di eseguire ugualmente quanto pianificato.

Nel complesso, dalla serena analisi della competizione, emerge come proprio lo strapotere tecnico sugli elementi di salto rispetto all'attuale concorrenza si sia rivelato la chiave di volta per l'agevole successo.

Vincitrice a parte, non sono mancate le sorprese e, in particolare, la Russia non è riuscita a realizzare quella doppietta che appariva scontata alla vigilia. L'attesa Elena Radionova, complici insoliti passaggi a vuoto sui salti, si è, infatti, dovuta accontentare della medaglia di bronzo lasciando campo libero alla giapponese Satoko Miyahara. La sedicenne moscovita, sesta nel segmento più lungo di gara, ha chiuso con una sorta di step-out il secondo doppio axel, ma soprattutto ha completato solamente doppio quello che sarebbe dovuto essere il secondo triplo rittberger, senza dimenticare altri atterraggi decisamente al limite. Malgrado una giornata infelice, è comunque emersa la caparbietà dell'atleta, capace di recuperare strada facendo la combinazione triplo lutz/triplo toeloop non eseguita in apertura.

La diciassettenne Miyahara, cresciuta nell'occasione di tre punti nella somma delle componenti del programma, ha avuto il merito di eseguire impeccabilmente due doppi axel e sei salti tripli, cui va aggiunto un triplo lutz sotto ruotato e atterrato con uno step-out e l'appoggio di una mano sul ghaccio. Il risultato dell'attuale campionessa nazionale ha così consentito al Giappone di confermarsi sul podio della rassegna iridata per la decima stagione consecutiva.

Classifica alla mano, emerge chiaramente come le medaglie delle debuttanti Miyahara e Radionova siano state propriziate dal risultato del programma corto, che ha consentito ad entrambe di accumulare quel margine fondamentale per difendersi dal prepotente ritorno delle atlete statunitensi, più brillanti nel segmento più lungo di gara,

Gracie Gold, seconda nel programma libero, è riuscita a guadagnare quattro posizioni andandosi a collocare ai piedi del podio. La diciannovenne allenata dell'eterno Frank Carroll ha finalmente palesato quel potenziale, che da troppo tempo emerge a intermittenza, completando due doppi axel e sette salti tripli, comprese le superbe combinazioni triplo lutz/triplo toeloop e doppio axel/triplo toeloop, che hanno supplito ad un triplo flip preso da un filo marcatamente esterno e all'atterraggio con step-out del secondo triplo lutz.

Non è stata da meno, anche la più navigata Ashley Wagner, risalita dall'undecsimo al quinto posto e capace di tenere la scia della connazionale nel libero grazie a due doppi axel e sette tripli eseguiti, compresi però un toeloop e un salchow corti di rotazione. Va, peraltro, rimarcato come la ventitreenne di stanza in California sia stata preceduta solamente da Tuktamysheva nella valutazione delle componenti del programma.

A seguire si sono piazzate le giapponesi Rika Hongo, per la prima volta in carriera oltre i centottanta punti, e Kanako Murakami, che hanno preceduto la statunitense Polina Edmunds, la cinese Zijun Li, oggi non all'altezza del programma corto, e la francese Mae Berenice Meite, per la prima volta tra le prime dieci nella rassegna iridata.

La russa Anna Pogorilaya, dopo avere sfiorato il podio nella passata edizione, non è, invece, andata oltre la tredicesima posizione, penalizzata da una condizione approssimativa dovuta ad un infortunio che ha reso difficile la fase di preparazione.

La giornata non ha regalato soddisfazioni alle atlete italiane, chiaramente meno a loro agio rispetto a giovedì. La migliore si è confermata Roberta Rodeghiero, che ha chiuso la competizione in ventesima posizione, complici tre rovinose cadute su un triplo lutz sotto ruotato, un triplo flip e un triplo rittberger. La quasi venticinquenne nativa di Asiago ha comunque completato con caparbietà due doppi axel e tre salti tripli, due toeloop e un salchow. La debuttante Giada Russo ha, invece, confermato il ventiquattresimo posto dello short-program distinguendosi per la consueta qualità sulle trottole, ma anche per le evidenti difficoltà sugli elementi di salto. Il ruolino di marcia odierno è, infatti, caratterizzato da due doppi axel ben eseguiti e una combinazione triplo salchow/doppio toeloop, ma anche da una rovinosa caduta sul primo triplo salchow e da due tripli toeloop, degradati a doppi. Resta, in ogni caso, la soddisfazione per il nuovo primato di gara ufficiale.

Alla luce del risultato odierno, Russia, Giappone e Stati Uniti potranno schierare tre atlete nei prossimi Campionati mondiali di Boston, mentre Cina, Francia, Canada e Corea avranno a disposizione due posti. 


CLASSIFICA FINALE

1) RUS - Elizaveta TUKTAMYSHEVA    
210.36 (1|1)
2) JPN - Satoko MIYAHARA    
193.60 (3|4) PB
3) RUS -  Elena RADIONOVA    
191.47 (2|6)
4) USA - Gracie GOLD    
188.96 (8|2)
5) USA - Ashley WAGNER    
185.01 (11|3)
6) JPN - Rika HONGO    
184.58 (5|5) PB
7) JPN - Kanako MURAKAMI    
179.66 (4|8)
8) USA - Polina EDMUNDS    
177.83 (7|7)
9) CHN - Zijun LI    
165.22 (6|11)
10) FRA - Mae Berenice MEITE    
162.75 (12|10)
11) CAN - Alaine CHARTRAND    
161.18 (10|12)
12) KOR - So Youn PARK    
160.75 (15|9)
13) RUS - Anna POGORILAYA    
160.31 (9|13)
14) SWE - Joshi HELGESSON    
155.35 (13|14)
15) SVK - Nicole RAJICOVA    
152.61 (14|15)
16) LAT - Angelina KUCHVALSKA    
141.54 (23|16)
17) NOR - Anne Line GJERSEM    
139.75 (20|17)
18) SLO - Dasa GRM    
137.45 (22|18)
19) KOR - Hae Jin KIM    
136.24 (18|19)
20) ITA - Roberta RODEGHIERO    
134.74 (17|21)
21) CAN - Gabrielle DALEMAN    
133.57 (21|20)
22) GEO - Elene GEDEVANISHVILI    
132.25 (16|22)
23) GER - Nicole SCHOTT    
127.56 (19|23)
24) ITA - Giada RUSSO    
120.11 (24|24) PB

Legenda

PB - personal best - primato personale

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