Retornaz verso la quarta Olimpiade, 20 anni dopo lo storico debutto di Torino: "Vogliamo una medaglia"

Italcurling avanti tutta: a
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Curlingl'intervista

Retornaz verso la quarta Olimpiade, 20 anni dopo lo storico debutto di Torino: "Vogliamo una medaglia"

Intervista allo skip della nazionale di curling, che a Milano Cortina 2026 proverà a trascinare la squadra maschile verso una medaglia storica: "Abbiamo vissuto un'ultima stagione difficile, ma può aiutarci ai Giochi perchè siamo tornati coi piedi per terra".

Non è stato un 2024/25 semplice per il Team Retornaz, seppur sempre ad alti livelli tra grandi eventi, ovvero Europei e Mondiali, e i tornei del Grand Slam of Curling.

All’orizzonte, però, c’è l’annata olimpica tutta da vivere per la squadra capitanata da Joel Retornaz, storico skip della nazionale che ha vissuto il suo debutto ai Giochi proprio in casa, quasi vent’anni fa: Torino 2006 su una prima assoluta per il movimento tricolore e il classe 1983 c’era già, pronto ora a vivere sul ghiaccio di Cortina la sua quarta avventura a cinque cerchi, dopo anche quelle di PyeongChang 2018 e Pechino 2022, negli anni in cui il curling italiano cominciava ad esplodere.

Nel 2023/24, poi, sono arrivati i clamorosi trionfi in serie negli Slam, e ora si punta alla prima medaglia ai Giochi per la squadra maschile, dopo quella storica d’oro di Constantini e Mosaner nel doppio misto in occasione dell’ultima Olimpiade cinese. “Quella appena terminata è stata una stagione difficile – spiega il due volte medagliato mondiale e tre volte europeo in un’intervista tramite i canali del CONI - Non abbiamo confermato i risultati di due anni fa, quando abbiamo raggiunto traguardi storici.

Non mi piace dare la colpa alla sfortuna, ma di sicuro siamo stati penalizzati da alcuni incastri; abbiamo anche subito la pressione della prima posizione nella classifica mondiale, tuttavia ritengo che quella appena conclusa sia stata una stagione fondamentale nel percorso di avvicinamento a Milano Cortina 2026. Per ricaricarci, per tornare con i piedi per terra e per arrivare ai Giochi Olimpici con la voglia di giocarci una medaglia e dimostrare nuovamente di essere tra le migliori squadre al mondo”.

Retornaz è stato sottoposto nelle scorse ore alle visite mediche del Protocollo Probabili Olimpici all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI e a diverse sessioni di test assieme ai compagni di nazionale: “I Giochi Olimpici hanno sempre dato al curling una visibilità maggiore rispetto agli alti eventi – racconta ancora Joel - A Torino 2006 ci fu un grande successo mediatico e sicuramente l’oro nel doppio misto di Amos Mosaner e Stefania Constantini a Pechino 2022 ha esaltato i telespettatori. E poi i nostri quattro titoli Slam e gli ottimi risultati della Nazionale femminile hanno dato il loro contributo: il movimento italiano è sano e vincente, c’è sintonia con il popolo italiano che è un popolo affamato”.

Il sogno, a questo punto, è il podio di Milano Cortina: “È stato un percorso eccezionale, un viaggio fantastico. Partecipare a un’Olimpiade è per pochi eletti, poter vivere la quarta in casa vent’anni dopo la prima in Italia mi riempie di orgoglio. Rispetto ad allora, ovviamente, ho una testa diversa, un approccio diverso. Mi sento gratificato perché tutti i sacrifici che ho fatto sono stati ripagati: ho inseguito il sogno olimpico, l’ho realizzato e l’anno prossimo proverò a conquistare una medaglia.

Non sarà facile, ma abbiamo gli strumenti e la consapevolezza per poter provare a scrivere una nuova splendida pagina di storia del curling italiano”.

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