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La Germania vince il braccio di ferro, sua la staffetta femminile di Ruhpolding

La Germania vince il braccio di ferro, sua la staffetta femminile di Ruhpolding
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La Germania vince il braccio di ferro, sua la staffetta femminile di Ruhpolding

Grande festa per il pubblico di Ruhpolding. La Germania padrona di casa ha confermato i pronostici che la volevano favorita della vigilia nella staffetta femminile, ma il successo è maturato solo al termine di una lunga sfida a cinque.

Il lancio è stato caratterizzato dalla sfuriata di Kaisa Mäkäräinen, che ha regalato alla Finlandia un’effimera leadership. Alle spalle della fresca trentaquattrenne non si è spezzato l’equilibrio fra quasi tutte le nazioni di vertice. Le varie Anais Chevalier, Eva Puskarcikova, Vanessa Hinz, Lisa Vittozzi e Kaia Nicolaisen hanno tutte ceduto il testimone sostanzialmente assieme. Iryna Varvynets ha invece perso leggermente terreno, rimanendo comunque a contatto. Unica eccezione Victoria Slivko, che ha faticato parecchio.

La seconda frazione ha dato alla gara la fisionomia definitiva, poiché cinque squadre hanno preso il sopravvento sulle altre. Le brillanti Maren Hammerschmidt e Federica Sanfilippo hanno cambiato al comando delle operazioni con un leggero margine sul tandem formato dalle altrettanto positive Yuliia Dzhima e Hilde Fenne, seguite in scia da una Justine Braisaz dal canto suo piuttosto opaca. Il segmento è stato fatale per le ambizioni della Repubblica Ceca, sprofondata a causa del giro di penalità in cui è incappata Marketa Davidova, e della Russia, che con Tatiana Akimova si è ulteriormente staccata.

La terza frazione ha rimescolato le carte al vertice, senza però cambiare la sostanza. Tiril Eckhoff, Anastasiya Merkushyna, Alexia Runggaldier, Anais Bescond e Franziska Preuß si sono scambiate le posizioni, ma sono rimaste nell’arco di una decina di secondi. Dietro di loro la Russia è definitivamente sparita dai radar, affossata da una doppia penalità di Uliana Kaisheva.

Il quintetto di testa si è ricompattato nel corso del primo giro dell’ultima frazione. Qui il poligono a terra ha effettuato una prima scrematura, con Marte Olsbu e Laura Dahlmeier a staccare Celya Aymonier e Olena Pidhrushna. Nicole Gontier ha invece perso definitivamente contatto.

Nel secondo giro la tedesca ha superato la norvegese, ma al tiro in piedi – oltre a sparare più lentamente – ha dovuto utilizzare una ricarica, ripartendo quindi con 10” di distacco dalla scandinava. Alle loro spalle l’ucraina e la francese sono rimaste assieme.

Nella tornata conclusiva non c’è stata partita. La teutonica ha fatto valere la sua superiorità e si è involata verso il successo. Allo stesso modo la transalpina ha inserito le marce alte e, oltre a lasciare sul posto Pidhrushna, si è presa il lusso di scavalcare Olsbu.

Dunque vittoria per la Germania. Mvp di giornata indubbiamente Dahlmeier, ma anche Hammerschmidt si è dimostrata molto positiva. Meno sfolgoranti Hinz e Preuß, le quali hanno comunque svolto egregiamente la loro parte.

Piazza d’onore per la Francia, seppur priva di Marie Dorin Habert. Notevole la performance di Chevalier, Bescond e Aymonier, con la sola Braisaz a lasciare a desiderare.

Terza una Norvegia spettacolare al poligono (una sola ricarica usata in tutta la gara!). Molto bene le due frazioniste centrali, Fenne ed Eckhoff, mentre per Nicolaisen e Olsbu vale lo stesso discorso fatto per Hinz e Preuß.

L’Italia ha salvato in extremis il quinto posto dalla rimonta della Repubblica Ceca. Il distacco dalla Germania è pesante (1’51”), ma senza Dorothea Wierer le azzurre hanno fatto il possibile e – in contumacia della punta di diamante del team – il piazzamento può essere considerato soddisfacente, poiché rispecchia il potenziale messo in campo.

Se le norvegesi hanno sorpreso, quantomeno per loro precisione, la delusione di giornata si chiama Repubblica Ceca. Ferme restando Koukalova, Vitkova e Puskarcikova, il quartetto mitteleuropeo rimane alla ricerca di una quarta frazionista che possa offrire garanzie. Non può esserlo Lucie Charvatova, troppo instabile al poligono, e non lo è ancora la giovane Marketa Davidova.

Alfine la Russia ha terminato tredicesima, mentre la Finlandia – leader della prima ora – è quantomeno riuscita a evitare il doppiaggio classificandosi ventesima.

Domani alle ore 14.45 andrà in scena la sprint maschile. L’analoga prova femminile si svolgerà invece sabato alle 14.30.

RUHPOLDING – STAFFETTA FEMMINILE
1. GER [Hinz, Hammerschmidt, Preuß, Dahlmeier] (0+6) 1:09’53”0
2. FRA [Chevalier, Braisaz, Bescond, Aymonier] (0+7) a 3”5
3. NOR [Nicolaisen, Fenne, Eckhoff, Olsbu] (0+1) a 4”5
4. UKR [Varvynets, Dzhyma, Merkushya, Pidhrushna] (0+3) a 8”8
5. ITA [Vittozzi, Sanfilippo, Runggaldier, Gontier] (0+6) a 1’51”5
6. CZE [Puskarcikova,Davidova,Vitkova,Koukalova] (1+10) a 1’51”7

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Mercoledì 11 Gennaio 2017