Lisa Vittozzi è diventata il cecchino della Coppa del Mondo: ecco le sue cifre

In campo femminile, Lisa Vittozzi è la biathleta più precisa dell'intero circuito ad un quarto del cammino della nuova stagione. Dopo aver fatto registrare percentuali inquietanti nelle due stagioni all'inferno, l'azzurra lo scorso anno, grazie alla cura estiva sull'approccio mentale e tecnico al poligono, era stata la ottava in questa graduatoria con un eccellente 88.3% e in queste prime cinque gare pare aver fatto un ulteriore salto di qualità portandosi ad un eccezionale 96.3%, solo 3 bersagli mancati, uno a terra e due in piedi. Meglio di lei hanno fatto Gilonne Guigonnat, 100% a terra, e Karoline Knotten, 97.5% in piedi, ma consolidando i dati solo la tedesca Vanessa Voigt riesce a starle in scia con il 94% su 5 gare eguagliata, ma con sole tre gare disputate, da Franziska Preuss. 

Tra le protagoniste attuali e attese nella lotta per la sfera di cristallo, la francese Lou Jeanmonnot, il pettorale giallo Ingrid Tandrevold e Dorothea Wierer, che non pare aver pagato al poligono le fatiche sugli sci, viaggiano tutte con un eccellente 91.3% con un rilevante miglioramento rispetto alla scorsa stagione per la norvegese. Julia Simon e le sorelle Oeberg confermano come il poligono non sia il pezzo forte della casa ma è Elvira che nella scorsa stagione aveva fatto registrare 88.6% a mostrare chiari problemi di approccio con la carabina (81.3% quest'anno) che non le impediscono però di essere pienamente in corsa per la Coppa del Mondo.

Detto di Vittozzi e Wierer, in casa Italia Rebecca Passler e Hannah Auchentaller stanno tirando meglio della scorsa stagione mentre è stazionaria la prestazione nel poligono di Samuela Comola e per Beatrice Trabuccchi parla il 40/40 (staffetta inclusa) di Hochfilzen.

Per trovare qualcuno che abbia fatto meglio di Lisa Vittozzi bisogna guardare al campo maschile dove l'austriaco Felix Leitner, che però tolto l'undicesimo posto della 20 km si è sempre classificato tra il 23° e il 29° posto) ha mancato solo due bersagli in piedi nelle cinque gare finora disputate mentre già lo svizzero Stalder gira con 5 errori.  

Tra i grandi tenori, è Tarjei Boe a spiccare con percentuali mai toccate in carriera: il trentacinquenne norvegese a terra ha mancato un solo bersaglio e 5 in piedi per una percentuale di 87.5% che supera 86.2% del 2013. Al contrario Laegreid è stato implacabile in piedi dove ha mancato un solo bersaglio; il norvegese ha lavorato molto sulla carabina in estate e se pare aver migliorato decisamente in piedi si ritrova con la coperta corta a terra dove ha chiuso la scorsa stagione con un incredibile 98% e 4 errori, meno dei 6 attuali, sui 185 bersagli affrontati.  E' decisamente lontano dai suoi livelli Johannes Boe (90% nella scorsa stagione) e questa è tra le ragioni della partenza lenta mentre lo svedese Samuelsson, rapidissimo sugli sci, è sul suo standard, 85% contro 86% dello scorso anno.

Tra gli italiani è il giovane Elia Zeni ad avere sparato meglio di tutti con soli tre errori in piedi; sono in miglioramento deciso le percentuali di Tommas Giacomel che arriva da un 80.7% nella scorsa stagione mentre è costante la precisione di Didier Bionaz.