Arnd Peiffer a Neveitalia: "Solo eroi e perdenti alle Olimpiadi? Non sarebbe positivo"

Arnd Peiffer a Neveitalia: 'Niente punti di Coppa alle Olimpiadi? Non sarebbe positivo'
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Arnd Peiffer a Neveitalia: "Solo eroi e perdenti alle Olimpiadi? Non sarebbe positivo"

Arnd Peiffer nel suo piccolo ha già scritto la storia del biathlon tedesco diventando il primo atleta proveniente dal Niedersachsen capace di vincere in Coppa del Mondo. Il ventiseienne di Clausthal-Zellerfeld è reduce da una stagione opaca, ma in precedenza è riuscito a imporsi 6 volte nel massimo circuito conquistando persino un oro iridato, nella sprint di Khanty-Mansiysk 2011, e piazzandosi due volte quarto in classifica generale.

I Giochi olimpici di Sochi sono chiaramente l’obiettivo principale, ma per Peiffer e tutto il team teutonico ora sarà importante fare bene anche nelle due tappe di casa di Oberhof e Ruhpolding. In vista degli appuntamenti di gennaio abbiamo fatto quattro chiacchiere con Arnd toccando gli argomenti di più stretta attualità.

 

Come giudica l’inizio della sua stagione? È soddisfatto al riguardo o si aspettava qualcosa di meglio?
“Nelle tappe di Östersund e Hochfilzen sono andato bene, così come nella staffetta di Le Grand Bornand. Tuttavia nella sprint e nell’inseguimento della tappa francese mi sono sentito molto stanco e il mio rendimento ne ha risentito. Complessivamente però ho cominciato meglio dello scorso anno, quindi sono abbastanza soddisfatto”.


A proposito dello scorso anno, è stato l’unico in cui le sue performance non sono migliorate da gennaio in poi.  Lei è fiducioso riguardo una sua crescita di rendimento nei prossimi mesi?

“La speranza è proprio quella. Voglio tornare a fare la voce grossa nelle tappe tedesche. In particolare mi piace molto gareggiare a Oberhof, dove mi sono sempre sentito a mio agio”.


Molti atleti potrebbero saltare Anterselva per privilegiare gli allenamenti. Lei ha piani al riguardo?
“Non ho in programma di saltare alcuna tappa, quindi al momento rispondo dicendo che il mio piano è gareggiare anche ad Anterselva. Tuttavia la valutazione finale verrà fatta dopo Ruhpolding, se dovessi sentirmi troppo stanco allora potrei a mia volta prendermi un turno di riposo e allenarmi”.


Parliamo di Sochi. L’impressione è che le piste dove si terranno le gare olimpiche siano durissime, ma al tempo stesso il poligono non sia particolarmente impegnativo. Lei ci ha gareggiato, quali sono le sue sensazioni?
“L’impianto di Sochi non mi piace un granché. L’impressione che ho avuto gareggiandoci è che non avessero molto spazio e allora abbiano messo parecchie curve per raggiungere il chilometraggio necessario. Tuttavia a me non piace neanche Ruhpolding, per fare un esempio, ma ci ho comunque fatto delle gran belle gare. L’importante quindi sarà essere in forma a febbraio, il resto non conterà molto”.


Al momento non c’è ancora la certezza al riguardo, tuttavia vi è la possibilità che le gare olimpiche non abbiano valore per la Coppa del Mondo assoluta. Lei ha un’opinione al riguardo?
“Ai Giochi olimpici contano solo le medaglie. Però un undicesimo posto è comunque una buona performance e il fatto di non ottenere nulla per esso, neppure 30 punti di Coppa del Mondo, non mi sembra un sviluppo positivo per il biathlon. In questo modo ci sarebbero solo eroi e perdenti, senza vie di mezzo”.


Visto il livello medio della squadra maschile tedesca lei non ha ancora la certezza di gareggiare a Sochi, quindi non le chiederò se ha obiettivi. Le chiedo però quali sono i suoi desideri per il 2014.
“Stare in salute ed essere in forma durante i Giochi olimpici. Quello che verrà, lo vedremo!”

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